Domenica molti cittadini sono chiamati a votare in 111 comuni e 22 capoluoghi. I residenti di questi centri potranno esprimere la propria preferenza dalle 7 fino alle 23. Poi inizierà lo spoglio delle schede e, conti alla mano, emergeranno i vincitori. Mentre gli esperti del meteo annunciano un fine settimana bollente, almeno per l’aspetto termico, per altri motivi i partiti e i candidati a questa seconda tornata elettorale, sono già in ebollizione. Dunque, l’estate è tonata - come canta Ferro - ma la politica non va in vacanza.
I temi della calda politica italiana incideranno sulle elezioni?
Nei giorni scorsi, sono stati messi al centro del dibattito pubblico due temi rilevanti, che potrebbero incidere sulla scelta dell’elettorato. Il primo è quello dello 'Ius soli', ovvero la concessione della cittadinanza a coloro che sono nati e cresciuti nel nostro paese. Su questo punto, il Partito Democratico si è espresso favorevolmente ritrovando un’intesa, ormai perduta, con la Cgil.
Ad assumere una posizione diametralmente opposta c’è la Lega Nord, che non vede la questione come prioritaria nell’agenzia politica nazionale. Infatti, secondo Salvini, sono altri i temi rilevanti: il lavoro, la gestione dell’immigrazione irregolare, la crescita economica e il terrorismo.
Su questa linea si collocano, così come prevedibile, sia la Meloni e sia il Cavaliere. Anche i grillini si sintonizzano su questa frequenza, sorprendendo così una buona parte dei propri sostenitori. Ergo, sulla cittadinanza è un 'Renzi contro tutti'.
L’altro tema rilevante è il lavoro. Dopo la protesta della Cgil per la reintroduzione dei voucher, sono arrivati i nuovi dati sulla crescita e l’occupazione.
Giovedì scorso, con un comunicato stampa, l’Istat -istituto nazionale di statistica- ha reso noti gli ultimi dati del Pil -prodotto interno lordo- e quelli degli occupati. In entrambi i casi, le ricerche evidenziano una crescita prossima al punto percentuale. Con grande gioia per il Pd, le cifre confermano la bontà delle politiche pubbliche 'renziane' sulla capacità di contenere le diseguaglianze sociali.
Liti e corteggiamenti all’ombra dei ballottaggi
Se dunque il partito democratico acquista prestigio sul piano occupazionale e sociale, la sua battaglia per lo ius soli può ridurre l’attrattività del consenso. Le altre forze politiche, invece, non potendo acquisire punteggi sul lato della capacità di governo - essendo da anni parte costituente dell’opposizione - puntano, da un lato, a rinsaldare i rapporti con il proprio elettorato e, dall’altro, a sedurre coloro che, pur votando a sinistra, hanno idee contrarie a Renzi e Gentiloni sull’accoglienza e sulla cittadinanza.
Queste posizioni avranno certamente un impatto sui risultati elettorali di domenica. Di conseguenza, gli esiti delle amministrative assumono una rilevanza sul piano politico nazionale.
Essi, agendo come cartina al tornasole, mostreranno il gradimento dei cittadini ai contenuti offerti dalle varie fazioni, modificando anche lo scenario delle prossime alleanze.
Gli esami non finiscono mai
In attesa del voto, i leader politici si sono sbizzarriti a fare dichiarazioni. Salvini ha chiesto rispetto per il M5S e per quanti lo sostengono. Così, egli lascia una porta aperta a Grillo, per eventuali accordi, e allo stesso tempo mette in guardia berlusconi sul futuro premier del centro-destra. Il Cavaliere, com’era prevedibile, non ha tardato a rispondere. Silvio ha manifestato l’intenzione di proporre al segretario della Lega il ministero dell’interno, nel suo prossimo governo. Come a dire: 'Caro Matteo, il condottiero del centrodestra sono io'.
Insomma, con l’afa che avanza si apre la stagione del corteggiamento amoroso nella politica italiana. Attenzione però, prima del piacere c’è il dovere. Sarà ancora l’astensionismo a vincere? Nel frattempo, forse, gli attori della politica si tranquillizzano, fischiettando il motivetto di Giorgia, che dice: “L’estate è tornata e speranza c’è ancora”. Tuttavia, come per i maturandi è tempo di esami, lo è ancor di più per i politici. Allora, è proprio vero: gli esami non finiscono mai.