Alcuni mesi or sono, Domenico De Maio, maresciallo di Finanza e perito tecnico Agrario, e l'ing. Ennio Piccaluga, di San Severo, mentre effettuavano delle misurazioni sulla qualità dell'aria con l'utilizzo di strumentazione professionale della IQair, si resero conto che nelle giornate di scirocco i valori misurati di PPL (particelle di inquinanti per litro) salivano vertiginosamente dai normali valori di 10-30 mila PPL a 8-900 mila PPL superando spesso anche di 20 volte i valori massimi consentiti (50 mila PPL). Dopo brevi indagini, venne fuori che su una linea immaginaria a sud est della città, in parallelo alla S.S.
16 per Foggia, erano site la gran parte delle centrali elettriche, di causticazione di idrati carbonici e biomasse, e di compostaggio della provincia. La linea segue la rosa dei venti di Scirocco che, partendo da Borgo Tressanti (Termovalorizzatore Marcegaglia) prosegue con la centrale a Biomassa Enterra di Borgo Eridania, passa poi per Lufa Service srl (compostaggio), e quindi con Sagedil srl (compostaggio), e chiude (per il momento) con la centrale elettrica Enplus di Contrada Ratino. A seconda della distanza, bastano da 10 a 40 minuti al vento di Scirocco per convogliare su San Severo una nube tossica costituita da CO2 ed inquinanti osmogeni.
Studio preliminare adeguato sull'ubicazione delle centrali?
Ci si chiede a questo punto come sia stato possibile concepire un simile scempio ambientale senza un adeguato studio preliminare sulla possibile ubicazione di queste centrali altamente inquinanti. Gran parte di esse, quando c'è invece vento di Bora, seguono una linea immaginaria che colpise con i suoi miasmi anche parte della città di Foggia, rendendo l'aria irrespirabile.
La quantità di inquinanti emessa è quantificabile in:
1) Anidirde carbonica 16.429.490 quintali/anno pari a metri cubi 2.724.388/giorno
2) Ossido di carbonio ed azoto, formaldeidi, particolati ed altri inquinanti 108.670 quintali/anno pari a metri cubi 16.656/giorno
Si ricorda che la Lufa Service è stata coinvolta negli accertamenti disposti dalla Magistratura di Foggia nella cosiddetta operazione "VENENUM DAUNIA", nel mese di Giugno 2017, con traffico illecito di rifiuti e fanghi industriali provenienti dalla Campania per una quantità complessiva di circa 100.000 tonnellate, sversati nel territorio di Manfredonia e San Severo nel periodo 2014-2017.
Ciò premesso si chiede:
-Quali studi climatici e di impatto ambientale sul territorio e sulla popolazione sono stati fatti al momento della scelta della locazione di tali centrali?
-Chi ne ha autorizzato l'esercizio con le potenzialità sopra indicate?
-Con quale criterio sono stati scelti i gestori degli impianti , alla luce dei fatti di rilevanza penale ed ambientale emersi per ciò che attiene la centrale Lufa Service srl?
A tutto ciò si aggiunge la circostanza che, in presenza di altri venti meno dominanti, San Severo viene occasionalmente colpita dai miasmi della centrale di compostaggio di Lucera (Bioeco Agrim srl) che dista soli 18 Km. in linea d'aria. Detta centrale, sottoposta a controllo ARPA è stata ritenuta responsabile di inquinamento osmogeno di Foggia e Lucera e condannata a trasformare la centrale da aerobica ad anaerobica, allo scopo di diminuire drasticamente i valori delle emissioni osmogene ed inquinanti.
Da quanto sopra, emerge che non si è tenuto in nessuna considerazione il cumulo di CO2 e di particelle inquinanti riversate dai venti di Scirocco su San Severo. Un semplice studio in merito avrebbe consigliato di posizionare alcune di queste centrali ad Est della città in direzione San Marco, località da cui praticamente mai spirano venti verso la cittadina. Purtroppo non finisce qui, perchè sembra che il Comune di San Severo voglia autorizzare, sempre a sud della città ed a pochissimi chilometri di distanza dal centro, una ulteriore centrale di trattamento rifiuti e compostaggio per la mostruosa quantità di 600.000 quintali, dieci volte i rifiuti prodotti dalla città. Sarà forse il caso che questa volta la polazione sia adeguatamente informata e che non si commettano altri sbagli.