Le recenti notizie di cronaca ci riportano sempre più frequentemente casi di brutali omicidi, commessi sia ai danni delle donne sia da parte delle donne. In particolare in questi giorni ci sono due notizie che riempiono i quotidiani. La prima arriva dall'Italia, ed è la tristemente celebre vicenda di Pamela Mastropietro, uccisa e fatta a pezzi. La seconda arriva dalla gelida Russia e si potrebbe già definirla l'omicidio del 'San Valentino rosso sangue'.
Vede come protagonista (per la verità le indagini sono ancora in corso) una 21enne di nome Anastaia Onegina, che avrebbe fatto a pezzi il proprio amante dopo un gioco erotico finito male. In entrambi i casi sono state usate armi da taglio, anche se il loro significato e la loro dinamica sono ben diversi.
Il depezzamento
Cominciamo con il dire che l'uccisione tramite arma da taglio è diversa dallo smembramento successivo. Fare a pezzi un cadavere, dopo un omicidio che può essere avvenuto anche con altre modalità (ad esempio con arma da fuoco), ha in genere una finalità pratica. Ci si deve disfare di un corpo ingombrante che non si sa dove nascondere.
Si teme di essere scoperti, si teme di lasciare tracce, e così si decide di sezionare un corpo per disfarsene più agevolmente (terribile ma vero). Uccidere invece con un coltello rappresenta una modalità molto intima con la vittima. Non a caso si riscontra più frequentemente nei femminicidi e negli omicidi passionali. Secondo la psicoanalisi, la lama del coltello potrebbe essere anche assimilata al fallo, e il colpire ripetutamente una donna con una lama (specialmente al basso ventre) avrebbe un significato chiaramente simbolico.
Pamela Mastropietro e il depezzamento post mortem
Nel terribile caso di Pamela Mastropietro, il depezzamento avvenuto dopo l'omicidio, sta assumendo sempre più toni 'rituali'.
Si parla in questi giorni del possibile coinvolgimento della mafia nigeriana, che secondo la stessa ambasciata a Roma sarebbe molto attiva in Italia. Da una nota del 2011, si apprende che il nostro Governo era stato già avvisato dell'arrivo di numerosi esponenti affiliati a sette. Premesso che le indagini sono in corso, se accertata, questa evenienza farebbe chiaramente decadere l'ipotesi dell'intimità con la vittima o di un possibile uso degli organi per cannibalismo. La sua uccisione sarebbe pertanto finalizzata ad un rituale magico simbolico, nel quale sarebbero implicate più persone.
San Valentino rosso sangue, dalla Russia con amore
Questo potrebbe essere il titolo di un macabro film dell'orrore.
Protagonista, una 21enne russa di nome Anastasia. In Russia, nel paese di Oryiol, una giovane donna non riesce a mettersi in contatto con sua sorella minore, Anastasia appunto. La va quindi a cercare nel suo appartamento, ma la scena che le si presenta è terrificante. Sangue e pezzi di cadavere ovunque. Terrorizzata, la donna allerta le forze dell'ordine che scoprono l'identità dell'uomo ucciso. Si tratta di Dmitrij Sinkevich, un ex militare di 24 anni. Si scopre subito dopo che a compiere quello scempio era stata proprio Anastasia. La ragazza non ha negato il depezzamento, ma ha assicurato che l'uomo era già morto nel momento in cui lo ha sezionato, a causa di un gioco erotico finito male. Per paura di essere accusata dell'omicidio Anastasia (come si diceva prima) ha provato a far sparire il corpo facendolo a pezzi. Ovviamente non ha funzionato.
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