In un articolo dedicato al tema sulla mancanza dei conduttori under 40 pubblicato lunedì 23 aprile 2018 su TvBlog, si legge ‘passano gli anni ma nessun under 40 riesce ad imporsi con un brand forte che rispecchia la loro personalità.’ Non trovando il proprio nome nel suddetto articolo, l’attore e conduttore Lorenzo Branchetti ha espresso educatamente la propria opinione nei suoi profili social.

Ricca gavetta, determinazione, passione: Lorenzo Branchetti

Lorenzo Branchetti è stato per 15 anni conduttore della melevisione, un programma TV per l'infanzia che va in onda ogni sabato e domenica alle 9:40 su RaiYoYo.

Ha rivestito il ruolo di un folletto bibitiere aggiusta-guai: Milo Cotogno. Idolo di ogni nonna, mamma e dei bambini. Ogni anno a dicembre, conduce il programma natalizio Natale con YoYo dove accompagna grandi e piccini per tutto il periodo natalizio con ospiti eccezionali, racconti, canzoni, contenuti ricchi di significato che riguardano appunto le festività natalizie. Negli ultimi sette anni è approdato nel famoso programma de La Prova del Cuoco, condotto da Antonella Clerici, dove ha rivestito vari ruoli che oscillano dall’inviato alla co-conduzione di svariate rubriche. Nel 2016, ha condotto brillantemente ‘La Prova del Cuoco’ per una settimana sostituendo Antonella Clerici. Il famoso periodo in cui la Clerici si è sentita male in diretta TV ed è stata costretta a stare a riposo per una settimana.

In quel periodo, Lorenzo Branchetti ha ottenuto ottimi consensi e complimenti dalla Clerici, dal pubblico di diverse generazioni e dagli addetti ai lavori che gli fecero delle promesse a dir poco incoraggianti. Promesse e parole volate al vento? E così Lorenzo Branchetti si è posto una domanda: ‘Mancano davvero dei bravi conduttori under 40 oppure manca la volontà e il coraggio di inserire nuovi volti in TV?’

La cosa più spaventosa della TV generalista è che ci sono molti under 40 che sono in lista d’attesa, che respirano di speranza, che camminano lungo il filo dell’equilibrista per raggiungere il loro obiettivo: condurre un proprio programma TV o prendere il posto dei conduttori che stanno lasciando la propria trasmissione.

Ad esempio, Antonella Clerici che quest’anno abbandonerà ‘La Prova Del Cuoco’ lasciando in bilico i ruoli di alcuni personaggi noti che hanno lavorato fedelmente al suo fianco, oppure Carlo Conti che non se la sente più di continuare a condurre L’Eredità dopo la prematura morte di Fabrizio Frizzi. Le emittenti televisive non hanno più il coraggio di sostituirli con i talenti giovani che, a lungo andare, rischiano anche di essere bruciati.

E così si preferisce passare il timone ai volti già noti, si preferisce puntare sulla sicurezza di avere una soddisfacente percentuale di share, si preferisce rimanere mummificati su vecchi schemi funzionanti. Ma se uno opera cautamente, può restare un buon programma TV? Eppure i programmi per l’infanzia hanno lanciato alcuni conduttori popolari come Fabrizio Frizzi e Paolo Bonolis. Forse perché erano altri tempi? Tempi dove la TV dei ragazzi era una specie di ‘palestra’ di tanti futuri e affermati conduttori, sicuramente.

La generazione Carlo Conti, Paolo Bonolis, Fabrizio Frizzi è destinata a tramontare?

Lorenzo Branchetti, un attore e conduttore davvero preparato, comunicativo, didascalico, esaustivo, socievole e – soprattutto – capace di rendere alla portata di tutti argomenti ostici e anche delicati utilizzando un tono narrativo davvero unico, può essere considerato l’erede di personaggi storici come Fabrizio Frizzi?

Sicuramente sì. Lorenzo merita di avere la sua svolta decisiva, il suo angolo di sogno proiettato negli schermi televisivi agli occhi attenti di chi lo segue e lo stima. Il mondo ha bisogno di semplicità, di sorrisi, di conduttori che ci fanno stare bene anche con piccoli gesti. E senza ombra di dubbio, Lorenzo Branchetti è il degno erede di conduttori come Fabrizio Frizzi.