Abbiamo visto la nuova creatura del cineasta Wim Wenders - "Papa Francesco - Un uomo di Parola" - che è stato presentato a Venezia nelle Giornate speciali. Con la formula della narrazione che dà una didascalia ai documenti d'archivio sull'apostolato di Papa Francesco tra i cataclismi del nostro tempo, le fratture tra gli uomini e le religioni, il problema urticante della pedofilia nella Chiesa Cattolica, il regista disegna il programma 'politico' del nuovo Vescovo di Roma. Si parte e si conclude la narrazione dalla Basilica superiore di Assisi perché secondo Wenders il Papato di Bergoglio trae la sua linfa dalla lezione del Patrono d'Italia.

Bergoglio ha una sua linea: l'attuazione odierna del Vangelo della Parola. Quest'assunto di partenza fa derivare un altro tema di Francesco: la povertà. Qual è la cosa più povera di questo tempo? Nostra Sorella madre Terra. Ecco spiegato il perché Bergoglio abbia intitolato la sua enciclica sull'ambiente "Laudato sì". Come si realizza, poi, il sovvertimento di quella che Guido Ceronetti chiamava "la lunga marcia del denaro" ? Con l'ascolto dei bisogni degli altri: con il verbo escuchar che in spagnolo vuole dire ascoltare, ma soprattutto nell'accezione di "sentire"

Il programma politico di Bergoglio

Questo come primo step. La figura di Cristo è l'altro paradigma: nessuno può porsi al di sopra di chi ha perdonato.

Dio permette tutte queste atrocità? Perché apuestas (scommette) sull'uomo in forza del suo amore: rendendolo libero. Il film gode di una fotografia perfetta (Lisa Rinzler) e le musiche di Laurenti Petitgand sono azzeccate. Dal film si esce con tanti temi di pensiero e di azione perché Papa Francesco ci ricorda che per la propria dignità è essenziale il lavoro concreto quotidiano e l'aiuto del prossimo.

Un accenno alla visita al Congresso americano va fatta: vedere un uomo in abito bianco elogiare la società dei liberi e prodi e poi dirle chiaro e tondo che bisogna abolire il commercio delle armi perché è basato solo sulla brama di denaro, è impagabile. Una religione agelasta, priva del sorriso? No, in conclusione Papa Francesco con quella faccia da curato di campagna dice che due sono le cose principali: il sorriso, che è il fiore che sale dal cuore, ed il senso dell'umorismo come insegnava San Tommaso Moro. Eppoi? Eppoi, guardare sempre in faccia l'interlocutore: solo il confronto con la differenza porta frutto, l'uniformità non serve a nulla.