L'eterna polemica tra Saviano e Fusaro ha un nuovo capitolo: lo scrittore ha replicato poche ore fa al filosofo, spiegando da dove proviene la fotografia tanto discussa che era stata utilizzata da Fusaro nei giorni scorsi. La diatriba a questo punto rischia di diventare una sciocchezza dal sapore quasi scolastico.

Saviano risponde a Fusaro

Un nuovo capitolo si aggiunge alla discussione infinita tra Saviano e Fusaro, ma stavolta si colora di una novità non da poco.

Sino ad oggi era sempre stato il filosofo contrario al 'turbocapitalismo' ad attaccare lo scrittore napoletano, spiegando in innumerevoli interviste e articoli che l'autore di Gomorra era complice (cosciente o inconsapevole?) del supercapitalismo imperante.

Ultimo attacco era stato un articolo di Fusaro in cui si prendeva in giro lo scrittore 'accusandolo' di bere Domperignone natalizio.

Sorvolando sulla tanto amata veterolingua di Fusaro, che seppur possiede una ragione d'uso sensata, rischia talvolta (come in questo caso) di sfociare nel ridicolo, a far discutere era stata in particolare la fotografia dello stesso Saviano, ritratto nell'atto di bere lo champagne. In molti si erano domandati dove Fusaro avesse trovato questa immagine.

La risposta è arrivata poche ore fa da parte dello stesso Saviano, che per la prima volta è sceso in campo in prima persona contro il 'filosofo difensore del precariato'. L'autore napoletano, nel chiaro intento di sminuire la figura dell'avversario, spiega che l'immagine 'incriminata' è semplicemente un frame tratto da un video dei 'The Jackal', dove si ironizza proprio sugli 'effetti di Gomorra sulla gente'.

Lo scrittore però, a onor del vero, ha spiegato solo la provenienza della foto e non ha risposto nel merito ai contenuti degli articoli di Fusaro.

Saviano e Fusaro, se si alleassero, farebbero il bene di entrambi (e della società)

Il problema è che questa diatriba, partita in modo quasi sensato, sta sfociando in una goliardia da scuole medie, con prese in giro di un livello intellettuale quasi infimo.

Se solo i due 'intellettuali' si fermassero un attimo a riflettere, forse potrebbero capire che spendono troppe energie nell'attaccarsi inutilmente, quando una collaborazione darebbe frutti molto più utili. Questo perché se le tesi di Fusaro esprimono dei concetti in realtà molto forti, con attacchi al capitalismo imperante molto rari da vedersi (e sentirsi) nell'ambito televisivo odierno, al tempo stesso sono portati avanti con la tanto celebrata (da lui) veterolingua che, troppo spesso, è motivo di ridicolizzazione per lo stesso Fusaro.

Saviano, invece, da anni sembra effettivamente sempre più distaccato dal paese reale, al punto da difendere anche comportamenti molto discutibili e dimenticarsi che i problemi dell'Italia e del mondo non sono esclusivamente legati alla Mafia (indubbiamente preoccupante e pericolosa), ma anche a un sistema economico gelido e disumano.

In conclusione, forse entrambi ne guadagnerebbero molto da un'alleanza o, quantomeno, da una tregua: così Fusaro scoprirebbe una maggiore comunicabilità, e Saviano invece troverebbe argomenti altrettanto importanti su cui combattere.