Ivan l'insostituibile. La trasformazione completa di Ivan Perisic è avvenuta nel derby. Il croato sta diventando sempre più una pedina fondamentale per Antonio Conte, che adesso fa fatica a lasciarlo in panchina. Forse qualcosa è cambiato nell'ultimo mese, non tanto a livello fisico, punto di forza del croato, quanto a livello mentale. Non è facile per uno che viene da un anno incredibile con il Bayern Monaco, che ha messo segno lo storico triplete, rimettersi in discussione e adattarsi ad un ruolo che non gli appartiene. Nelle ultime partite ci è riuscito, ricevendo gli appalusi dal suo allenatore che ora lo reputa una pedina fondamentale nella sua squadra.

Perisic e il motivo per il quale lasciò l'Inter per il Bayern Monaco

Nel calcio, come nella vita, le situazioni possono cambiare repentinamente ed è quello che è successo ad Ivan Perisic. L'anno scorso fu ceduto in prestito al Bayern Monaco. La spiegazione è arrivata da Antonio Conte che ha puntualizzato come sia stato lo stesso giocatore a chiedere di andare via perché non si sentiva valorizzato nel ruolo di quinto di difesa. Perisic si sentiva sfruttato in quella posizione, e ha chiesto di andare a giocare altrove per esprimere al meglio il suo potenziale. Un anno dopo è stato riproposto dallo stesso allenatore nel ruolo difensivo, dimostrando, questa volta, tanta umiltà e maturazione soprattutto nelle ultime uscite.

Nel derby ha dato una mano al reparto difensivo neutralizzando le azioni della squadra rossonera.

Perisic a tutta fascia

Conte gli chiede tanto. Il ripiegamento in fase difensiva, però, non deve far venir meno la spinta sulla fascia. Questo aspetto è stato chiaro nell'azione del raddoppio nerazzurro firmato da Lautaro Martinez.

Proprio il croato, partito dalla metà campo nerazzurra, ha servito l'assist sul piatto d'argento al compagno di squadra. Quello di Perisic, soprattutto nella filosofia di Antonio Conte, è un compito ingrato. Parlare di 3-5-2 è riduttivo, dato che i due esterni sono di fatto i quinti della difesa, ma anche i valori aggiuntivi nelle azioni d'attacco.

La zona del campo dove stazionano di meno è il centrocampo, ma hanno comunque una preoccupazione ben più grossa, quella di coprire ben 80 metri di fascia. A parlare sono soprattutto le cifre, che per Perisic sono cambiate drasticamente nelle ultime partite. Confrontando le prime 17 partite stagionali e le ultime quattro, in cui il croato ha giocato da titolare, la media dei tiri in porta è aumentata dallo 0,2 all'1, la media delle occasioni create da 0,9 a 2. Anche per quanto riguarda i palloni giocati e i passaggi riusciti i numeri sono migliorati.