Juventus-Inter è destinata a riempire le prime pagine dei giornali sportivi anche nei prossimi giorni. Probabilmente infatti toccherà al Giudice Sportivo decidere in merito allo scontro verbale avvenuto durante e dopo il fischio finale di Juventus-Inter fra il tecnico Antonio Conte e il presidente Andrea Agnelli. Tanti giornali si sono soffermati sui motivi che hanno spinto le parti ad andare sopra le righe. Da una parte c'è chi ha dato una versione che giustifica in pieno il tecnico dell'Inter, che nel post partita ha invitato i dirigenti della Juventus ad avere rispetto ed educazione.
Anche l'Inter si è schierata a favore del suo allenatore, difendendo la sua reazione stizzita rivolta alla dirigenza bianconera. Sarebbe invece diversa la versione della Juventus. La società bianconera infatti avrebbe motivato la sfogo del presidente Andrea Agnelli come reazione al dito medio che Antonio Conte avrebbe rivolto ripetutamente alla dirigenza della Juventus.
Il presunto diverbio fra Oriali e alcuni giocatori bianconeri
Fra l'altro, come ricostruisce la Gazzetta dello Sport, lo scontro verbale fra Inter e Juventus sarebbe proseguito negli spogliatoi. Ci sarebbe stata infatti tensione fra il dirigente nerazzurro Gabriele Oriali e alcuni giocatori bianconeri. Secondo testimoni oculari il gesto di Conte invece si sarebbe ripetuto più volte e sarebbe stato diretto alla panchina e alla dirigenza della Juventus.
Da qui, come sottolinea il giornale milanese, secondo la Juventus sarebbero state ritenute inappropriate le parole del tecnico nerazzurro nel post partita. Antonio Conte infatti in un'intervista alla Rai ha invitato la società bianconera ad avere più rispetto ed educazione.
Le tensioni fra Conte e Agnelli iniziate nel 2014
Evidente però come fra Conte e Agnelli le tensioni arrivano da lontano, da quel lontano 2014-2015 quando il pugliese rassegnò le dimissioni da tecnico della Juventus nel bel mezzo di una preparazione estiva.
Una scelta che non sarebbe stata digerita dal presidente bianconero. Nonostante questo però il massimo dirigente ha sempre riservato parole di stima nei confronti del tecnico pugliese, anche in occasione della presentazione di Maurizio Sarri come allenatore della Juventus nel 2019. Il presidente Agnelli infatti dichiarò "Conte è una bandiera juventina, ma noi volevamo Sarri e abbiamo preso Sarri".
La 'sfida' Conte-Agnelli proseguirà anche in campionato
Probabile quindi che la sfida fra Conte e Agnelli possa spostarsi direttamente sul campo da gioco anche in campionato. Milan, Inter e Juventus infatti sono in lotta per la vittoria della scudetto. Lo scontro diretto fra i bianconeri e i nerazzurri (praticamente a fine stagione) potrà quindi risultare decisivo.