La cerimonia per le vittime della Covid-19 in Italia, tenutasi a Bergamo il 18 marzo, si apre con un minuto di silenzio al parco della Trucca, proprio alle spalle dell'ospedale Giovanni XXIII, dove è stato inaugurato il bosco della memoria. Il primo suono che si sente è quello della tromba di Paolo Fresu che improvvisa una commovente melodia, in presenza del presidente del Consiglio Mario Draghi, del sindaco di Bergamo Giorgio Gori e del presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana.
"Non avevo idea di cosa avrei suonato fino ad un minuto prima di salire sul palco.
Ho totalmente improvvisato, potete dare voi un titolo ai brani che ho suonato", afferma il musicista che ha un legame molto profondo con la città; ha infatti diretto, per quattro anni, il Jazz Festival che si tiene proprio a Bergamo.
Le note dei brani che suona riecheggiano nell'aria e danno proprio l'idea di una giornata di raccoglimento, di memoria, non solo per tutte le persone che hanno perso la vita per via del Coronavirus. Con le sue melodie, Paolo Fresu ricorda che il coronavirus è ancora tra noi, continua a fare vittime e contagiati e, in aggiunta, ha privato le persone di molte libertà, costringendo il governo ad adottare restrizioni sempre più dure per salvaguardare i propri cittadini.
Suonando, Paolo Fresu, vuole riportare alla luce anche la disperazione delle famiglie, delle persone che lavorano nella musica e nello spettacolo, davanti e dietro le quinte che, come molti altri lavoratori italiani, si trovano da un anno in grande difficoltà e, in alcuni casi, senza più un lavoro. "La memoria può essere conservata non solo attraverso le parole e gli alberi ma anche con la musica, che rappresenta la nostra anima", Fresu così ricorda la categoria dei lavoratori del mondo della musica e dello spettacolo, lanciando un appello a non lasciarli soli.
Gli alberi nel bosco della memoria
Si era pensato di piantare, nella Giornata della memoria il 18 marzo, il primo albero all'interno del parco della Trucca. Quando arriva la notizia che avrebbe partecipato alla commemorazione delle vittime del coronavirus anche il presidente del Consiglio, Mario Draghi, si è deciso di iniziare a piantare gli alberi durante la settimana precedente il 18 marzo.
E così, al suo arrivo, il premier ha trovato 102 tra piante e arbusti, già collocati. Mario Draghi, durante la celebrazione, ha piantato un tiglio, regalato dal comune pugliese di Biccari (Foggia), che ha voluto donare a Bergamo ed ai suoi cittadini un abbraccio simbolico.
Chi è Paolo Fresu
Paolo Fresu è un trombettista e flicornista italiano, nato a Berchidda in provincia di Sassari, il 10 febbraio 1961. I suoi primi passi li muove proprio nella sua terra, la Sardegna; inizia a studiare musica all'età di 11 anni, entrando in un primo momento a far parte della banda Bernardo De Muro, dove impara i primi concetti tecnici e teorici. Inizia, in seguito, a frequentare il conservatorio Luigi Canepa a Sassari, dove scopre che il jazz è la sua passione più grande.
Nel 1982 inizia la sua carriera artistica, registrando per la Rai e partecipando ai seminari di Siena jazz.
Negli anni ha avuto anche molte collaborazioni con diversi artisti: Alice, i Negramaro, Evan Parker, Stadio e Ornella Vanoni. Ed è stato, inoltre, direttore artistico dei seminari di jazz di Nuoro dal 1989 al 2013 e del festival a Bergamo dal 2009 al 2011. Ha fatto anche parte, negli anni, di diverse orchestre: l'orchestra nazionale di jazz francese, l'orchestra sinfonica della Rai e l'orchestra dell'arena di Verona, solo per citarne alcuni.