Dopo numerosi ritardi, reshooting e temporeggiamenti, alla fine di marzo Lionsgate ha deciso di presentare direttamente nei Cinema il suo nuovo film Chaos Walking. Le riprese si sono svolte nel 2017 ma a seguito degli scarsi risultati dei primi screentest, nel 2019 gli attori sono stati richiamati sul set per girare nuove scene.

Il film diretto da Doug Liman, vede come protagonisti Tom Holland e Daisy Ridley entrambi lanciati sulla scia del successo dei loro precedenti ruoli in Spiderman e Star Wars.

Chaos Walking: di cosa parla

"The noise is a man’s thoughts unfiltered and without a filter a man is just chaos walking". Chaos Walking ci introduce in un mondo in cui tutti i pensieri degli uomini si presentano come una sorta di aurea, rumore’, intorno a loro; se non controllati, tutti possono sentire cosa gli altri pensano.

La vita del giovane Todd Hewitt (interpretato da Holland) prende una svolta inaspettata quando sul suo cammino incontra una ragazza Viola (Ridley). L’incontro è per lui uno shock non soltanto perché non può sentire i pensieri della ragazza ma anche perché il giovane non ne ha mai vista una, dopo la sua nascita infatti tutte le donne sono scomparse dal villaggio.

Viola finisce inizialmente nelle mani del sindaco della città (interpretato da Mikkelsen), una personalità carismatica che sembra aver trovato il modo non solo di controllare il suo rumore ma anche di proiettare con esso delle illusioni così realistiche da sembrare immagini del mondo reale. Todd è cresciuto con la convinzione che il sindaco fosse un eroe, il protettore della città ma dopo alcune rivelazioni da parte dei fratelli le sue certezze cominciano a vacillare. Todd decide di seguire Viola nella sua fuga e di aiutarla a raggiungere la più vicina città per poter comunicare con una delle navi spaziali che dovrebbero atterrare per recuperare la ragazza.

Ottime premesse, povera esecuzione

Il film è tratto dal romanzo best seller di Patrick Ness ‘The Knife of Letting Go’, primo di una trilogia disponibile in Italia con il titolo La fuga.

Chaos. La pellicola cerca di ricalcare la scia del distopismo lanciata da Hunger Games nel 2012, aggiungendo un tocco di sci fi con la presenza dei gadget di Viola che viene da un altro pianeta (sembra quasi ironico sentir chiamare qui ‘space girl’ Daisy Ridley divenuta famosa proprio per il suo personaggio in Star Wars).

Le premesse per incuriosire ci sono tutte, un mondo futuro in cui un virus costringe tutti ad avere in bella vista i propri pensieri e dei ragazzi che si incamminano in un’avventura per cambiare le sorti del loro futuro. L’esecuzione non dà purtroppo i risultati sperati.

La pellicola si discosta molto dal libro penalizzandosi da sola per alcuni problemi di trama che rimangono poco definiti.

Passati i primi venti minuti d’introduzione siamo più incuriositi dall’antagonista che dai protagonisti che dovremmo seguire. Merito forse di Mads Mikkelsen che riesce ad interpretare in modo profondo un personaggio le cui motivazioni d’azione risultano invece poco tridimensionali. Altri personaggi subiscono il trattamento di apparire e scomparire dallo schermo senza avere un’esplorazione che permetta allo spettatore di capirne i ruoli.

Il film prende spesso dei toni cupi per essere dedicato ad un target giovanile. Un escamotage presente in molti film dell’ultimo decennio che si ripresenta anche qui per distrarre dalle domande importanti e vivacizzare il film è l’aggiunta qua e là di scene d’azione.

Le più riuscite le troviamo nel finale, probabilmente dovute ai vari recenti reshooting, in cui si può leggermente notare anche un cambio nei protagonisti. Non solo per l’età ma anche per il diverso stile attoriale. Nella maggior parte del film Holland e Ridley recitano in modo molto freddo e meccanico, in questa ultima parte si può invece notare una maggiore scioltezza e convinzione nei ruoli, derivati probabilmente da una maggiore esperienza e lavoro sul set.

Il progetto è stato inizialmente concepito come una trilogia ma a causa dei molteplici ritardi e della tiepida accoglienza non si hanno al momento notizie su possibili seguiti.