La fiction de "Il Commissario Montalbano" ha compiuto 22 anni. La prima puntata della felice serie televisiva fu "Il ladro di merendine" e andò in onda il 6 maggio 1999. Da lì in poi si sono susseguiti anni di continui apprezzamenti da parte del pubblico italiano ma non solo, in quanto il Commissario è molto conosciuto anche all'estero. La serie, realizzata da Palomar, è tratta dai famosi romanzi di Andrea Camilleri, dalla cui penna nacque appunto il Commissario Salvo Montalbano. La serie televisiva racconta le vicende del Commissario nell'immaginaria cittadina siciliana di Vigata.

In ciascun episodio sono presenti omicidi, rapimenti, loschi intrighi, calati nella realtà siciliana così ben rappresentata. Un aspetto che ha contribuito al successo della serie è l'ambientazione dei paesaggi siciliani che fanno da sfondo alle storie del Commissario. Anche gli ultimi episodi, a distanza di ventidue anni dal primo, hanno mantenuto grandi livelli di ascolto. La fiction ha creato una vera e propria icona del Cinema italiano, chi non ha mai sentito parlare del famoso Commissario?

La ricorrenza dell'anniversario della prima puntata permette di ricordare quanto sia longeva la figura del Commissario Montalbano nella televisione italiana. Sono stati ventidue anni che hanno portato ad una forte popolarità della serie stessa tra il pubblico e che hanno anche esaltato le bellezze della Sicilia.

I personaggi indimenticabili

I personaggi che compongono la serie sono memorabili. In ordine di importanza abbiamo proprio il Commissario Salvo Montalbano, interpretato da un grande Luca Zingaretti. Salvo utilizza spesso dei metodi di indagine poco ortodossi e lo possiamo definire un lupo solitario che predilige investigare in modo autonomo.

Le abitudini del Commissario, nel corso degli anni, sono divenute celebri: la nuotata mattutina, i pranzi al ristorante con vista mare in religioso silenzio e le cene a base delle prelibatezze cucinate dalla cameriera Adelina.

C'è poi il suo vice, Domenico Augello, detto Mimì, conosciuto principalmente per la sua debolezza nei confronti delle belle donne a cui non sa resistere.

Mimì, interpretato da Cesare Bocci, ha un grande rapporto di amicizia con Montalbano.

Il collaboratore più in gamba del Commissario è Giuseppe Fazio, impersonato da Peppino Mazzotta, che è un ragazzo giovane e molto sveglio. Il suo unico difetto sono i cosiddetti "pizzini" su cui si appunta le informazioni da riferire al suo superiore. Informazioni che risultano essere spesso troppo minuziose e che fanno puntualmente innervosire il Commissario.

Come non menzionare lo stravagante centralinista del commissariato, Catarella, interpretato da Angelo Russo, esageratamente ossequioso nei confronti del suo capo, con il quale da vita a divertenti dialoghi. Celebri sono le sue telefonate a Montalbano quasi incomprensibili, effettuate di mattina presto quando il Commissario ancora dorme.

Una fiction apprezzata anche all'estero

Il successo di Montalbano non ha confini. Una fiction che privilegia l'utilizzo del dialetto, integrandolo perfettamente con l'italiano, è sicuramente molto gradita dal pubblico straniero. In questo senso un grande punto di forza della serie sono le numerose comparse presenti nei vari episodi. Tutti bravi attori siciliani, poco conosciuti al grande schermo, che però costituiscono delle vere e proprie divertenti "macchiette". Essi rappresentano la vera sicilianità. Il Commissario Montalbano viene trasmesso tuttora in numerosi Paesi del mondo: dall'Europa agli Stati Uniti, fino al Sudamerica.