Giunge dal blog del Movimento 5 Stelle la richiesta di chiarezza nei confronti del Ministro Pinotti sulla reale entità della presenza di bombe nucleari in territorio italiano; l'accusa sorge dopo che nei giorni scorsi era trapelata, dalle parole del già ex Ministro Mauro, la presenza di ordigni nucleari B-61 ad Aviano (Pn) e Ghedi (Br).

In particolare, la parlamentare Tatiana Basilio (M5S) sostiene che il Ministero abbia tenuto all'oscuro il parlamento di questa presenza, laddove invece in altri stati come gli USA sia il parlamento che i cittadini hanno accesso a questo genere di informazioni - grazie al Freedom Information Act.

Dall'altro lato si difende il Ministero sostenendo di non aver potuto informare il Parlamento pena la violazione unilaterale del segreto che lega l'Alleanza Atlantica. Si legge nella nota emanata dal Ministero che benché gli ordigni siano stati collocati per pura difesa, il loro utilizzo non prescinde dal consenso generale degli stati interessati.

Nonostante queste chiarificazioni giunte dal Ministero, continuano le polemiche in merito su più fronti: secondo l'interrogazione si starebbe segretamente violando il Trattato di Non Proliferazione Nucleare all'insaputa del resto del parlamento e dei cittadini. Intanto si attendono dei nuovi risvolti dal governo entrante, per chiarire la posizione a riguardo.

Il problema che però sembra preoccupare di più i cittadini, sarebbe lo stoccaggio e quindi quale sia lo stato di manutenzione degli ordigni nucleari probabilmente innescati, eventualmente pronti per prendere il volo. Questo, desta sul territorio più di un pensiero, non solo politico.