Con 29.883 a favore e 13.485 contro, Francesco Bocchino, Luis Orellana, Francesco Campanella e Lorenzo Battista sono stati espulsi dal Movimento 5 Stelle di Grillo/Casaleggio. Alla votazione hanno partecipato 43.368 iscritti certificati al movimento. E' nata anche una polemica sulla votazione, perchè la raccolta di voti viene gestita, guarda caso, dalla Casaleggio Associati srl di proprietà di Gianroberto Casaleggio. Anche il video messaggio di Grillo sul suo blog dove consigliava di votare per l'allontanamento dei 4 dissidenti ha inciso sull'esito finale.





La motivazione principale dell'espulsione dei così detti "dissidenti" è il disappunto nei confronti di Grillo per la gestione delle consultazioni con Matteo Renzi. Difficilmente l'Aula del Senato accetterà le dimissioni dei fuoriusciti, volontari o obbligati, che però hanno i numeri per formare un loro gruppo al Senato. La soglia minima per formare un proprio gruppo è di dieci senatori: se si considera che 4 sono gli espulsi, 6 i dimissionari ed altri 4 hanno lasciato il M5S nei mesi scorsi, De Pin, Anitori, Mastrangelo e Gambaro, c'è la concreta possibilità che riunendosi formino un nuovo gruppo.



Ormai è una reazione a catena nel M5S, altri senatori sono sul piede di partenza, i nomi dei più papabili sono quelli di Maria Mussini, Monica Casaletto, Enrico Cappelletti e Cristina De Pietro.

Il nuovo caos del M5S non riguarda solo i suoi senatori, ma anche alla Camera dei deputati c'è malcontento, infatti l'On. Alessio Tacconi ha annunciato le sue dimissioni e quelle possibili di altri 5.