Effettuare una previsione affidabile sulle intenzioni di voto nel nostro Paese, si sa, è impresa ardua, a maggior ragione dopo la nomina di Renzi come Presidente del Consiglio incaricato, destinata a scuotere gli equilibri in campo per molto tempo. Con le elezioni europee alle porte, i Sondaggi politici elettorali si fanno più fitti e importanti, con le proiezioni che al momento vedono un certo equilibrio tra centrosinistra e centrodestra, con un PD che rimane sempre primo partito, ma anche con un M5S che è sempre più determinato e che sta ultimamente attirando sempre più consensi per il concreto lavoro che sta svolgendo.

A proposito del M5S

L'ascesa di Renzi, per la maniera in cui è avvenuta non proprio in linea con quello che aveva affermato, avrebbe potuto portare ulteriore consenso al movimento che vede in Beppe Grillo la figura di riferimento principale, ma a rovinare la festa c'ha pensato proprio il leader dei grillini con un atteggiamento durante i colloqui che non è piaciuto a molti, tra cui alcuni senatori che adesso rischiano di entrare nella lista degli espulsi dal movimento.

Che fine ha fatto il centro?

Gli unici, veri sconfitti finora appaiono i partiti di centro, sconfortati dagli ultimi sondaggi politici elettorali e dalle proiezioni che li vedono ridotti al lumicino. La previsione di molti è che probabilmente finiranno tutti per accasarsi in un polo o nell'altro.