Sovraffollamento carceri, diritti fondamentali dei detenuti, provvedimenti straordinari di clemenza generale ad efficacia retroattiva come amnistia e indulto 2014. Il Garante dei diritti dei detenuti della Regione Lazio chiede di assicurare alle persone in carcere l'informazione elettorale necessaria per esprimere il diritto di voto, mentre il ministro della Giustizia, forte della nuove legge, annuncia un nuovo potenziamento delle misure alternative al carcere per far fronte al sovraffollamento carcerario. E in vista della nuova missione a Strasburgo il guardasigilli del Governo Renzi fa sapere di non essere contrario per questioni di principio ad amnistia e indulto, ma ha ricordato che si tratta di provvedimenti straordinari di natura parlamentare e non governativa e che per approvarli serve la maggioranza, difficile da raggiungere, dei 2/3 del Parlamento.

Carceri, Garante dei detenuti Lazio: 'Garantire diritto al voto alle persone in carcere'

"Adottare tutte le misure necessarie - ha scritto il Garante dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni al provveditore dell'amministrazione penitenziaria laziale Maria Claudia Di Paolo mentre prosegue il dibattito per amnistia e indulto - affinché venga assicurata un'adeguata informazione elettorale ai detenuti reclusi nelle 14 carceri della Regione Lazio garantendo a coloro che ne hanno diritto la possibilità di esercitare il diritto al voto". "Nelle carceri - ha spiegato in una nota il Garante dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni - ci sono moltissimi detenuti che non hanno perso il diritto al voto e, per questo, è opportuno che si faccia tutto il possibile per garantire loro la possibilità - ha concluso Marroni - di scegliere la classe politica che governerà l'Europa nei prossimi anni".

Carceri, amnistia e indulto 2014, Orlando: 'Potenzieremo pene alternative'

"Il potenziamento delle misure alternative - ha dichiarato il ministro della Giustizia Andrea Orlando a Genova dove ha firmato un protocollo sulle pene alternative con Regione Liguria, l'Anci Liguria e il Tribunale di Sorveglianza di Genova - è necessario non solo per una questione di civiltà ma anche perché, così com'è, il nostro sistema carcerario - ha aggiunto il guardasigilli del Governo Renzi secondo quanto riporta l'agenzia di stampa Agi - è costoso e determina un tasso di recidiva più alto rispetto ad altri paesi.

Queste misure sono perciò funzionale sia all'efficienza del sistema sia alla sicurezza sociale. Superata l'emergenza che ci impone la scadenza di Strasburgo, l'ambizione - ha proseguito Orlando dicendo di non vedere al momento le condizioni per l'approvazione di amnistia e indulto 2014 - è quella di portare a sistema queste misure".

Amnistia e indulto 2014, ministro Orlando: 'Non demonizzo le misure straordinarie di clemenza, ma…'

Non demonizzo l'indulto e l'amnistia - ha detto inoltre il ministro della Giustizia Andrea Orlando -. Non ho però la facoltà - ha sottolineato il guardasigilli del Governo Renzi parlando di amnistia e indulto - di mutare l'orientamento delle forze politiche e serve la maggioranza dei 2/3 del Parlamento per approvare queste misure". Intanto cresce l'attesa, rinviata ormai a dopo il viaggio di Orlando, per la presentazione del testo unificato in materia di indulto e amnistia 2014 che dovrà essere preparato al Senato della Repubblica dalla senatrice Nadia Ginetti e dal senatore Ciro Falanga in qualità di relatori dei quattro disegni di legge per amnistia e indulto presentati dai senatori Compagna, Manconi, Barani, Buemi più altri cofirmatari.