La politica va in vacanza ad agosto, ma Matteo Renzi rimane al suo posto nell'oneroso doppio ruolo di Presidente del Consiglio e Presidente del semestre europeo. Dopo aver rappresentato l'UE in campo internazionale per quanto riguarda la lotta al terrorismo, questa volta il Premier si è concentrato su un problema tutto italiano: come far quadrare i conti. Anche lo Stato infatti non ce la fa ad arrivare a fine mese.

Da settimane si rincorrono voci di una manovrina prima della legge di stabilità, mentre altre parlavano di una Finanziaria lacrime e sangue con nuove tasse.

Non avverrà nulla di tutto questo. Ieri sera infatti Renzi è intervenuto ed ha parlato chiaramente dei programmi del suo Governo. Prima di tutto il bonus degli 80 euro resta, almeno per chi ce l'ha già. Chi è rimasto fuori, come le partite Iva, continuerà a restare fuori, troppo complicata la loro situazione per concedergli questi soldi. Poco male comunque, almeno non ci saranno nuove tasse.

A chi gli diceva che non c'erano i soldi per restare sotto il famoso tetto del 3% imposto dall'Unione Europea, la risposta del Premier è stata che non saranno messe nuove tasse, ma ci sarà un ulteriore taglio della spesa pubblica. Dopotutto anche gli osservatori internazionali affermano che in Italia non è che si spende troppo, è che si spende male.

E per Renzi 800 miliardi all'anno di spesa pubblica sono davvero troppi. Per questo si continuerà con la politica della spending review.

Per far quadrare i conti Renzi ha promesso un taglio di 15 miliardi di euro nel 2015 che garantiranno i famosi 80 euro. Oltre a questo ci saranno ulteriori tagli per coprire la manovra da 40 miliardi di euro denominata "Sblocca Italia" che avranno come fine ultimo quello di attrarre gli investimenti stranieri nel nostro Paese.

Il metodo infatti sarà eliminare tutti quegli ostacoli che rendono impossibile investire in Italia come troppa burocrazia, giustizia lenta ed altri lacci e lacciuoli che stanno soffocando da troppi decenni l'economia del Bel Paese. E se poi i sindacati vorranno un "autunno caldo" come si dice da qualche giorno "che facciano pure, già l'estate non è stata un granché" è stata la risposta di Renzi.