Il governo Renzi ha presentato la prima Legge di Stabilità. Il Primo Ministro ci tiene a far sapere che non ci sarà nessun aumento delle tasse, ma una marcia in più per quanto riguarda la lotta all'evasione fiscale che, secondo i calcoli di Palazzo Chigi, farà incassare oltre 3 miliardi, tutto nell'ottica di ridurre il costo del lavoro. Secondo Renzi i tagli alla spesa, scaturiranno da risparmi dello Stato, da una serie di sforbiciate alle Regioni, Province e Comuni, e da altri interventi, per un totale di 36 miliardi. Ma vediamo alcune misure della manovra:

  • Tfr e 80€ - I lavoratori potranno decidere per il trasferimento del Tfr in busta paga, mentre il bonus di 80€ diventa strutturale, grazie ai 9,5 miliardi stanziati dal governo.
  • Tagli - Ad avere la peggio saranno: le Regioni che perderanno tra i 4-5 miliardi, gli enti locali invece dovranno reperire dai 2-3 miliardi, lo Stato contribuirà a tagliare fondi ad una serie di Ministeri per un totale di circa 4 miliardi, dalle retribuzione del pubblico impiego si conta di incassare un altro miliardo, anche se questa e altre misure potrebbero non entrare nel testo definitivo della manovra.
  • Precari - si tenterà la stabilizzazione di 150mila precari della scuola, con la riforma "La buona scuola"
  • Costo del lavoro - un miliardo sarà destinato per incentivare l'eliminazione dei contributi per le assunzioni a tempo indeterminato, oltre a nuovi finanziamenti per gli ammortizzatori sociali.

Questi sono solo alcuni dei provvedimenti inseriti nella Legge di Stabilità del governo Renzi, il quale, dopo aver illustrato le novità per i Comuni, ha aggiunto: "Mi piacerebbe essere sindaco ora", un'ironia che sicuramente non sarà gradita ai sindaci che si troveranno di fronte a numerosi disagi e molto probabilmente si vedranno costretti ad aumentare le imposte comunali.

C'è chi ha criticato la manovra già alla vigilia della presentazione, il presidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino, infatti aveva mostrato serie perplessità rispetto a tagli così corposi e ad un plausibile aumento di tasse. Nel frattempo la CGIL pensa allo sciopero generale.