Commentava stamattina Francesco Alberoni dalle colonne de Il Giornale, sulla differenza d'impostazione culturale ed ideologica tra il premier, il quale pensa che la sinistra sia finita con la caduta del muro di Berlino, e la minoranza di sinistra del Pd, la quale pensa che la sinistra non potrà mai morire finchè ci sarà un "popolo" da difendere. Così Stefano Fassina ha affidato ad un tweet il suo squillo di trombe, per adunare le truppe alla battaglia che prenderà avvio domani mattina alle 9.30 nell'Aula di Palazzo Madama. Scrive Fassina : "Se la delega resta in bianco è invotabile e con la fiducia conseguenze politiche".

Insomma sul Jobs Act nessuna resa perché il governo, come dice Bersani: 'Non può pensare di soffocare il dibattito interno al partito ed in Parlamento. Il premier deve tenere conto delle diverse sensibilita' e promuovere, in quanto anche segretario dello stesso Pd, la ricerca di un momento di sintesi che porti ad una soluzione condivisa, concretizzabile in un documento nel quale sia possibile a ciascuno riconoscersi'. Intanto il premier già questa sera, in Consiglio dei Ministri, convocato per le 18, a Palazzo Chigi, ne parlerà sicuramente con Poletti e Delrio. All'ordine del giorno del Consiglio dei Ministri, i provvedimenti correttivi alla legge antimafia e semplificazione della pubblica amministrazione, di cui se ne è parlato anche questa mattina nell'aula di Montecitorio, durante l'incontro con i Sindaci d'Italia.

Insomma Renzi è preso nella morsa dei provvedimenti per il "cambiamento" del paese, tanto è vero che anche da Forza Italia, attraverso Giovanni Toti, si fa sapere che una richiesta di fiducia non verà votata dai berlusconiani per tappare eventuali buchi da parte della maggioranza. Intanto ancora prima di affrontare l'Aula del Senato, il governo domattina vedra' le parti sociali: sindacati alle 8, datori di lavoro alle 9.

Tutti nella Sala Verde di Palazzo Chigi. Alberoni, dal Giornale sottolinea che alla sinistra brucia ancora l'atto 'sacrilego' compiuto dal premier, quando ha ricevuto Berlusconi al Nazareno, ma a quanto pare la cosa non è stata molto gradita neanche da destra. Intanto sui Jobs Act il Governo gioca la sua partita più importante, per presentarsi mercoledì al vertice europeo sul lavoro che si terrà a Milano, e che pure promette di essere ad alta tensione.