La legge di stabilità, al Senato per la definitiva approvazione, dopo aver avuto l'approvazione alla Camera, porterà qualche novità relative alla riforma delle pensioni. Sono due gli emendamenti che cambieranno la norma attuale, la legge Fornero: ci sarà un tetto massimo per le Pensioni cosiddette 'd'oro' e soprattutto la cancellazione delle penalizzazioni per chi va in pensione senza aver raggiunto i 62 anni di età ma con almeno 42 anni e 1 mese di contributi, per gli uomini, un anno in meno per le donne.
Al momento non è stata presa in considerazione la proposta portata avanti dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti, che voleva attuare un 'ponte previdenziale', cioè una specie di prestito da poter dare al lavoratore over 50 che ha perso il lavoro e che dovrà essere restituito in piccole somme senza interessi grazie al sostegno economico di Stato e aziende.
Sono molti i pareri favorevoli all'introduzione di quota 100 per 'mettere in pensione' il lavoratore, valore che dovrà essere raggiunto dalla somma dell'età anagrafica e gli anni di contributi versati. Un'altra proposta sul tavolo del Governo Renzi è quella annunciata da Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro della Camera, con l'obiettivo di portare al pensionamento i lavoratori con 62 anni di età e con 35 anni di contributi attraverso degli incentivi o disincentivi in funzione dell'anticipo o del ritardo rispetto alla pensione.
Altra novità potrebbe essere quella della cosiddetta 'opzione donna' cioè l'opportunità per le donne lavoratrici di andare in pensione scegliendo il metodo contributivo, decisione che sarà presa in funzione del parere del Ministero del Lavoro.
Quindi, ancora tutto da decidere su questo punto. Si parla di una data, il 31 dicembre 2015, che ancora non è chiaro se da considerarsi come termine ultimo per maturare i requisiti oppure per la decorrenza della pensione.Vedremo cosa succederà nei prossimi giorni su un tema molto importante che cambierà l'attuale sistema previdenziale.