Sta succedendo di tutto in Parlamento. Nel primo pomeriggio di oggi, lunedì 22 dicembre 2014, i deputati stavano discutendo alla Camera circa l'approvazione della tanto attesa legge di Stabilità, quando ad un tratto ci sono state fortissime proteste da parte delle opposizioni, con ben 7 parlamentari pentastellati che hanno deciso di passare dalle parole ai fatti e occupare, così, i banchi del governo. Capeggiati dall'ex portavoce alla Camera di M5S, Alessio Villarosa, i deputati grillini hanno messo in scena una vera e propria rivolta che avrà conseguenze abbastanza gravi sui protagonisti, immediatamente sospesi ed espulsi dall'aula di Montecitorio per un comportamento non in linea con le norme del Parlamento.

Sotto gli occhi dell'arbitro di turno, il deputato del Partito Democratico, Giachetti, che sostituiva la Presidente della Camera, Boldrini, i 7 deputati hanno fatto, così, sospendere la seduta, poi ripresa senza interruzioni degne di nota.

Il Movimento 5 Stelle sta attraversando il suo "periodo di forma" peggiore da quando siede in Parlamento, dato che in seguito alla protesta si sono dimesse altre persone dal partito di Beppe Grillo, andandosi ad aggiungere al folto gruppo degli espulsi. Fra i più conosciuti segnaliamo madre e figlio di Latina, la senatrice Ivana Simeoni e il deputato Cristian Iannuzzi, eletti nella circoscrizione del Lazio alle ultime elezioni politiche, che oggi accusano i vertici pentastellati di aver deciso in assoluta autonomia la nomina dei 5 fedelissimi eredi del comico genovese (Di Battista, Di Maio, Fico, Ruocco e Sibilia), andando contro i principi e le regole di base del Movimento.

A questo punto è lecito aspettarsi una risposta chiara da parte del cosiddetto "direttorio", che avrà una bella "gatta da pelare" riguardo le 7 espulsioni avvenute oggi pomeriggio alla Camera e le dimissioni di altri deputati e senatori grillini, in un panorama politico che si fa sempre più ingarbugliato e che di certo non aiuta l'Italia a fare passi in avanti.