In seguito alle numerose critiche piovute da rete e Parlamento per le ennesime espulsioni dei deputati Artini e Pinna, Beppe Grillo ha deciso di farsi da parte inviando agli iscritti al Movimento il cosiddetto "comunicato politico numero 55", in cui l'ex comico afferma di essere stanco e sentire la necessità di riposarsi, pur rimanendo garante della forza politica creata insieme all'amico Casaleggio. Grillo, poi, chiama a raccolta i suoi elettori specificando che affiderà a cinque dei suoi fedelissimi le scelte e le decisioni da prendere da questo momento in poi, per il bene del Movimento.

Si tratta dei volti più noti in rete e maggiormente apprezzati soprattutto sui social network.

Partiamo da Alessandro Di Battista, che ha oltrepassato i 300mila fan su facebook e sembrerebbe il principale indiziato per ricoprire il ruolo di candidato premier dei 5 Stelle alle prossime elezioni politiche. Un trascinatore delle piazze, il romano, che punta a raccogliere i voti dei delusi del Partito Democratico, considerato che Dibba in svariate occasioni si è reso protagonista di accesi battibecchi con alcuni deputati del PD, reo a suo dire di non rappresentare più il popolo e gli ultimi, piegato senza indugi dalle richieste governative di Silvio Berlusconi.

Luigi Di Maio è conosciuto soprattutto per aver ricoperto il ruolo di vice presidente della Camera dei Deputati: giovanissimo, il ragazzo campano si è fin da subito mostrato equilibrato ed è stato forse l'unico a dialogare con le altre forze politiche presenti in Parlamento.

Sarebbe un ottimo pretendente alla Presidenza del Consiglio se consideriamo che ha raggiunto quota 260mila fan su facebook ed è apprezzato da quella parte della sinistra che vede invece in Di Battista un semplice rivoluzionario alla Robespierre.

Roberto Fico non ha sicuramente la stessa "parlantina" dei primi due, al momento è Presidente della Commissione parlamentare di Vigilanza Rai ma complessivamente non sembra reggere il confronto caratteriale con la verve degli altri fedelissimi di Grillo e Casaleggio.



Passiamo a Carlo Sibilia, uno dei più giovani a sedere in Parlamento e sicuramente uno che andrebbe a prendersi i delusi di Berlusconi e, in particolare, del centrodestra, avendo aperto vivaci dibattiti in Parlamento sull'uscita dall'euro e sulla questione Bilderberg.

Chiudiamo con l'unica donna in lizza, Carla Ruocco.

Napoletana anche lei, la deputata grillina si è battuta spesso per i valori della famiglia e delle donne ed ha un carattere più pacato e ragionevole rispetto alla "focosa" Paola Taverna, tagliata fuori dalla lista di Grillo in seguito alle polemiche con il quartiere di Tor Sapienza per la questione degli immigrati.