Il trionfo dei radicali ha acceso un fuoco di speranza all'internodella società greca e nei cuori di tutto il popolo ellenico, chenelle interviste proposte in questi giorni anche sui telegiornali italianiafferma di vedere in Tsipras il cambiamento tanto agognato da partedi un Paese devastato da una forte crisi economica e un debito pubblicoinsanabile. Il leader uscito vincitore dalle urne sembra fare sulserio, dato che nel suo primo Consiglio dei Ministri ha affermato divoler innalzare gli stipendi minimi dei dipendenti di circa trecentoeuro, nonché di voler bloccare immediatamente le tanteprivatizzazioni che stanno spolpando il Paese, con buona pace deipochi investitori rimasti a spartirsi il territorio ellenico.

Maancor prima di affrontare i propri ministri (dieci) nel primo verticedi governo, il nuovo premier greco ha fatto togliere le barriereantistanti il Parlamento, che erano state posizionate lì dai governidi centrodestra e centrosinistra che si sono susseguiti dal 2010 adoggi, in modo da bloccare le tante proteste dei manifestanti che sisono susseguiti in questi ultimi anni.

Un segnale forte, insomma, perfar capire al proprio popolo che d'ora in poi la politica e icittadini potranno confrontarsi civilmente senza aver più paural'uno dell'altro, in un mix di trasparenza e fiducia che mai come inquesta momento si aveva bisogno nel Paese più colpito dalla crisieconomica. L'ex leader de “L'altra Europa”, inoltre, assiemeall'alleato di destra Kammenos avrebbe come primo obiettivo quello difermare l'avanzamento dell'età pensionabile, un problema di estremaattualità anche qui in Italia, dato che la Lega che aveva propostonei giorni scorsi di abolire definitivamente la legge Fornerosull'età pensionabile, ma in Grecia pare proprio che si stiapassando dalle parole ai fatti. In più, la coalizione di governovorrebbe smettere di tagliare i fondi alla sanità e all'istruzioneal contrario di quanto aveva fatto in precedenza Samaras senza evidentirisultati.