Ok definitivo da parte del Cdm al decreto legislativo sulla non punibilità per particolare tenuità del fatto. Il nuovo provvedimento sulla depenalizzazione dei reati di lieve entità varato ieri prevede che quando l'offesa non sia grave né ripetuta lo Stato possa demandare alla sede civile la relativa tutela. La sanzione dovrà dunque tenere in considerazione l'entità dell'offesa, le circostanze del fatto, la personalità dell'autore e la natura del bene tutelato. Diversi i reati che verrebbero depenalizzati con questo provvedimento, 112 secondo la Lega Nord di Matteo Salvini che dopo aver protestato contro amnistia e indulto, la legge sulle pene alternative e il decreto svuota carceri, si fa sentire anche sul nuovo decreto legislativo che punta così come gli altri provvedimenti del Governo Renzi sulla giustizia e il sistema penitenziario a ridurre le condizioni di sovraffollamento nelle carceri italiane, che attualmente sono comunque meno drammatiche ma pur sempre gravi rispetto a quelle di qualche mese fa.
Tra i reati depenalizzati, secondo il leader della Lega, anche la contraffazione del Made in Italy. "E' un governo amico dei falsari, questo progetto - ha detto il segretario leghista - è il contro-Jobs act, migliaia di posti di lavoro andranno in fumo. Il totale del falso Made in Italy - ha aggiunto - è di 60 miliardi di euro. Pensiamo di muoverci - ha sottolineato Salvini - anche con referendum". "Nessuna depenalizzazione, ma dal Governo Renzi - ribatte il responsabile innovazione del Pd Ernesto Carbone - difesa del Made in Italy e della qualità italiana, cosa peraltro non fatta dalla Lega quando governava il Paese". Con il nuovo decreto verrebbero anche indebolite le tutele per gli animali a favore dei cacciatori, protestano gli ambientalisti.
"E' pazzesco, assurdo e inaccettabile - ha affermato Michela Vittoria Brambilla (Fi), presidente della Lega Difesa Animali e Ambiente - derubricare da penale ad amministrativa, la sanzione prevista per chi abbatte, cattura o detiene mammiferi o uccelli di specie protetta. Al contrario, è necessario raddoppiare le pene almeno per alcune specie".
"L'istituto della irrilevanza del fatto, già presente nel nostro ordinamento, è altra cosa - replica David Ermini, responsabile Giustizia del Pd - rispetto a quello della depenalizzazione. Non si depenalizzerà nessun reato - ha sottolineato il parlamentare - che preveda in concreto pene carcerarie".
Nuove polemiche sulla giustizia mentre la maggioranza cerca ancora di trovare la quadra sul ddl anti corruzione e sulla riforma della prescrizione e mentre in commissione Giustizia prosegue l'esame dei quattro ddl per indulto e amnistia contro il sovraffollamento carceri che però ancora, diversamente da quanto auspicato dal presidente della stessa commissione, Francesco Nitto Palma, non sono stati "sintetizzati" in un testo unificato che dovrebbe essere redatto dai relatori Ciro Falanga (Fi) e Nadia Ginetti (Pd).
Sullo sfondo la riforma della giustizia civile, che timidamente comincia a fare i primi passi, e il confronto sulla riforma della giustizia penale, che prosegue senza significativi risultati. Così, come sulla riforma pensioni "arlecchino" - con provvedimenti sulla previdenza inseriti o nella legge di Stabilità, o nel ddl concorrenza o in varie proposte di legge ad hoc - anche sulla giustizia l'esecutivo sembra procedere a spezzoni, ulteriore segnali di una maggioranza non proprio compatta e decisa sulle riforme da realizzare.