Tour de force finale per Matteo Renzi, in vista delle elezioni regionali: oggi pomeriggio il Presidente del Consiglio terrà un comizio ad Ancona (per Luca Ceriscioli), mentre in serata, alle 21, concluderà nella sua Firenze la campagna elettorale del suo candidato per le regionali, Enrico Rossi.
'Faremo una bella sudata - ha confidato il premier - ma vedrete che andrà bene'.
Renzi non smette di rassicurare i suoi fedelissimi, nonostante le polemiche e le difficoltà affrontate in questi giorni. L'ottimismo è il profumo della vita, diceva un vecchio detto, e con questo spirito il capo del governo si prepara ad affrontare il test importantissimo delle elezioni regionali.
Al diktat berlusconiano che pretende dimissioni in caso di sconfitta in tre regioni, Renzi ha replicato con spavalderia: 'Potremo vincere sei a uno'. Se qualche giorno fa, il leader PD si accontentava del 4-3, ora pensa in grande.
Elezioni regionali: De Luca, Renzi e quella campagna denigratoria
'E' un risultato ampiamente alla nostra portata anche se certe uscite propagandistiche contro di noi potrebbero causarci qualche difficoltà'.
Il chiaro riferimento del Premier è al candidato PD in Campania, Vincenzo De Luca: nonostante la legge Severino preveda la sospensione d’ufficio per chi, come De Luca, abbia subito anche una lieve condanna di primo grado, Renzi respinge ogni accusa. Il potenziale futuro governatore della Regione Campania si difende affermando che la legge è applicabile solo a chi è stato già eletto e non per chi, invece, viene eletto per la prima volta.
De Luca si ritiene vittima di una vergognosa campagna mediatica perpetrata nei suoi confronti.
Renzi, il PD e il Movimento Cinque Stelle: voto in Liguria fondamentale?
Il Premier, comunque, sa benissimo che una parte del PD e della Cgil rema contro di lui, per non parlare del pericolo che potrebbe arrivare dalla Liguria, dove il Movimento Cinque Stelle potrebbe addirittura aggiudicarsi per la prima volta il diritto a governare la regione.
A livello politico, l'eventuale vittoria dei 'grillini' peserebbe gravemente sulle spalle del capo del governo che venne scelto da una parte del PD proprio per contrastare l'avanzata quasi inarrestabile del partito di Beppe Grillo.
Se alle Europee, è stato evidente come Renzi fosse riuscito a ricacciare indietro la 'minaccia grillina', un'eventuale sconfitta a Genova suonerebbe come un pericoloso campanello d'allarme per il Partito Democratico.