Qualche giorno fa si è svolto un importante incontro tra il senatore del Partito Democratico, Luigi Manconi, e il ministro della Giustizia, Andrea Orlando. Argomento della discussione: i bambini 'detenuti' nei penitenziari insieme alle loro madri, situazione evidenziata dal sito direttanews.it, lo scorso dicembre. Lo stesso Manconi è tra i relatori del disegno di legge relativo all'amnistia e all'indulto oltre ad essere il presidente della Commissione per la tutela dei diritti umani. 'Ho avuto conferme rassicuranti dall'incontro avuto con il ministro della Giustizia Orlando.
La questione dei bambini che si trovano in carcere insieme alle loro madri sarà risolta in tempi brevi', ha specificato il senatore del Pd.
Manconi: 'Ogni anno, da tre lustri, circa quaranta minori sono detenuti insieme alle loro madri'
Manconi ha poi evidenziato che 'ogni anno circa quaranta minori, con un'età compresa tra 0 e 3 anni, si trovano in carcere con le proprie madri, e questo avviene da quindici anni. La maggior parte di questi bambini vivono nelle celle e nei reparti ordinari dei penitenziari. Tutto questo potrebbe avere degli effetti negativi sulla psicologia degli stessi. Una soluzione è già scritta nella legge: case famiglia per madri e figli minori. Purtroppo, la burocrazia e l'indifferenza da parte delle istituzioni hanno impedito che si potesse applicare questa normativa'.
Francesca Danese, Assessore ai Servizi Sociali di Roma, ha favorito un accordo per l'istituzione di una casa famiglia
Il senatore Manconi prosegue nella sua dichiarazione evidenziando che 'il ministro Orlando si è impegnato a rendere questa situazione una priorità del suo programma. Già si stanno vedendo alcuni segnali positivi a Roma, dove Francesca Danese, Assessore ai Servizi Sociali della Capitale, ha favorito un accordo tra tribunale, dipartimento dell'amministrazione penitenziaria e Comune; questa intesa permetterà di accogliere le detenute insieme ai loro figli in una casa famiglia, scaturita da due palazzine che si trovano all'Eur, edifici sottratti alla criminalità organizzata'.