Nelle giornate di martedì 19 e mercoledì 20 maggio 2015 i deputati della Camera hanno detto sì alla riforma de La Buona Scuola di Matteo Renzi. È passata quindi con 316 voti a favore contro i 137 contrari. Con queste votazioni è stato approvato l'articolo 10 che riguarda le assunzioni a tempo indeterminato a partire dall'1 settembre 2015. Il piano di questo articolo si riferisce ai vincitori del concorso dell'anno 2012. Gli idonei saranno assunti dal 2016 ma dovranno partecipare ad un anno di prova, al termine del quale ogni docente verrà valutato dal Dirigente scolastico e dalla Commissione formata dal personale scolastico già esistente.
Passeranno solo i docenti idonei.
Sono stati letti, valutati e approvati nuovi provvedimenti sul personale scolastico: il bonus Scuola di 500 euro per tutti i professori, per la didattica e l'aggiornamento professionale; i premi per il merito, circa duecento milioni annui verranno distribuiti dai dirigenti per ogni docente in base al lavoro effettuato; il potenziamento scuola-lavoro che prevede 400 ore di stage per i le scuole professionali e tecniche e 200 ore di stage per gli altri licei.
Approvati anche l'articolo 20 che prevede fondi per l'edilizia scolastica; gli articoli 21 e 22 per la sicurezza e il controllo degli edifici, infine l'articolo 14 per quanto riguarda i contatti a tempo determinato per il personale ATA e i docenti.
Tali contratti non dovranno superare i 36 mesi per non consentire l'aumento dei precari.
Non sono mancate in questi giorni le critiche e i dissensi di CGIL, CISL e UIL scuola e probabilmente non mancheranno nelle aule scolastiche futuri boicottaggi di esami finali e scrutini. Già nei giorni passati abbiamo assistito indirettamente allo sciopero che molti studenti e insegnati sia delle scuole medie che dei licei hanno fatto per cercare di fermare in tutti i modi questa riforma. La scuola italiana non si sta fermando nel dire il proprio NO promettendo altre manifestazioni se questa riforma passerà in Senato.