Renzi mantiene la sua posizione e critica gli insegnanti e la protesta organizzata con i sindacati. Il ddl Buona Scuola studiato per una parziale riforma del mondo scuola procede senza grandi modifiche per diventare presto legge dopo il normale iter legislativo nonostante la forte opposizione di docenti, precari, studenti e genitori. Scopriamo tutte le ultime novità nel dettaglio.
Renzi attacca la protesta degli insegnanti
Matteo Renzi ha usato parole abbastanza dure contro gli insegnanti durante un suo ultimo intervento relativo alla Buona Scuola: il Premier ha dichiarato che il blocco scrutini sarebbe solo un errore clamoroso che andrebbe contro gli studenti e ha definito singolare il fatto che i sindacati protestano contro la scuola che assume e contro chi investe nell'istruzione, riconoscendo comunque il pieno diritto allo sciopero dei lavoratori.
D'altra parte, fin dal primo momento, il Governo non si è mai mostrato realmente intenzionato a discutere in maniera attiva e costruttiva con gli insegnanti in protesta e la dimostrazione di ciò può essere ritrovata nel rapido lavoro svolto per la discussione del ddl Buona Scuola che percorre l'iter per l'approvazione finale in maniera svelta e senza alcuna sostanziale modifica se non qualche piccolo aggiustamento, sicuramente non i cambiamenti che gli insegnanti continuano a chiedere con la protesta.
La questione più calda resta sicuramente quella dell'assunzione precari, ma anche quella dell'abilitazione all'insegnamento e delle graduatorie ad esaurimento. Il Governo Renzi ha confermato l'assunzione di 100mila precari con un concorso pubblico per i soli docenti abilitati che dovrebbe tenersi ad ottobre, ma resta da chiarire quali sono le intenzioni per il futuro ricordando la sentenza della Corte Europea che chiede al governo italiano di risolvere la questione precari del mondo scuola.
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