Territori non rappresentati, valori della politica non rispettati, autoreferenzialità altro che autonomia. Centrodestra e M5S ci vanno giù pesante con la giunta di Vincenzo De Luca. Per Clemente Mastella, leader di Popolari per il Sud e a lungo riferimento politico del mezzogiorno: “Non è tanto stupefacente che le aree interne della regione non siano rappresentate in giunta quanto è vergognoso che a causa di una legge elettorale balorda non siano adeguatamente rappresentate nemmeno in Consiglio province come Benevento e Avellino. Una legge illegale – insiste Mastella – che spero venga cambiata al più presto. Io ci provai a farla modificare – racconta – ma mi dissero che a Napoli erano contrari e quindi il risultato è che oggi il Sannio ha un solo consigliere e un territorio vasto come l'Irpinia non ha nemmeno un rappresentante all'opposizione”.
Mastella è sicuro che “De Luca sarà costretto a fare atti forti, unica sua possibilità per dimostrare di essere forte, autonomo, del resto la sua partita se l'è giocata così; lui non fa nulla per assumere un tono dimesso, non il governatore vuole fare, bensì il super governatore”. E De Mita? Mastella lo conosce bene, impossibile non chiedergli secondo lui come la prenderanno a Nusco l'esclusione dell'Udc dalla Giunta dopo aver caricato armi e bagagli per passare in tutta fretta da Caldoro a De Luca. “Non è che sia stato determinante. Ha preso il 6 % - rammenta Mastella - non ha avuto questo incredibile risultato. Ha preso più o meno quanto ha preso mia moglie a Benevento. Lui è intelligente e lo capisce questo”.