Il crollo del Pd nei recenti sondaggi elettorali diffusi dai principali istituti demoscopici, ha suggerito un cambio di passo da parte del maggior partiti di governo, soprattutto sotto l'aspetto della comunicazione. L'annunciato addio, ventilato da Renzi, all'odiata tassa sulla prima casa, potrebbe rappresentare un freno all'emorragia di consensi, proprio per il fatto che l'Imu rappresenta per gli italiani, la gabella più indigesta da sempre. Una mossa che ha sorpreso gli stessi elettori del Pd, e che di fatto è servita a porre un argine alla debacle di consensi del partito di Renzi.

Lo stesso premier, nelle ultime rilevazioni, avrebbe toccato a luglio il picco negativo di fiducia con il 33% (minimo storico) mentre appena un anno fa il gradimento del capo del governo si assestava attorno al 70%.

Già nel mese di maggio di quest'anno, il premier aveva toccato quota 49%, subito dopo le fallimentari elezioni regionali, e alcune prese di posizione (la riforma della scuola e il Jobs Act) che hanno scavato un solco tra il Pd e l'elettorato di sinistra. A luglio, l'annunciato taglio della Tasi ha consentito al premier di racimolare qualche punto percentuale, ma le analisi degli istituti demoscopici hanno dimostrato che la maggior parte del consenso 'ritrovato' proverrebbe dall'elettorato di centro-destra da sempre favorevole al taglio delle tasse.

Non è un segreto che il premier Renzi miri a fare crescere il proprio consenso, puntando in special modo a raccattare voti dagli elettori delusi dal centro-destra dominato dalle posizioni oltranziste di Salvini sul tema dell'immigrazione.

Sette italiani su 10 non credono in Renzi

Stando agli ultimi sondaggi diffusi dall'Istituto di Piepoli, sono solo il 30% degli elettori italiani a credere nella bontà e nella concretezza del nuovo piano fiscale proposto da Renzi.

Per la gran parte degli italiani, Renzi, punterebbe solo sull'effetto-annuncio, con il 41% degli italiani che crede poco a quanto affermato da Renzi e il 27% che non ci crede in modo assoluto. Di certo, gli annunci di Renzi, sono serviti ad arginare il crollo, anche se il governo è atteso a settembre alla prova del nove, pena il crollo definitivo appannaggio del M5S.