Se non si tratta di lottizzazione dei partiti, poco ci manca. La commissione di Vigilanza Rai ha scelto il suo nuovo Consiglio di Amministrazione. Lo ha fatto rispettando fedelmente modalità e procedimenti consolidati del passato. Gli stessi schemi da Prima Repubblica hanno portato alla equa distribuzione delle poltrone. Delusi i tanti che pure auspicavano un cambiamento repentino del sistema, vecchio cavallo di battaglia dell’attuale presidente del Consiglio, Matteo Renzi.

La rottamazione va tramutandosi sempre più in una restaurazione, con tanto di personaggi annessi. Al tavolo prestigioso di Viale Mazzini siederanno così sette consiglieri. Rita Borioni (storico dell’arte), Guelfo Guelfi (presidente del Teatro Puccini e consiglieri per la comunicazione di Renzi) e Franco Siddi (contestato ex segretario FNSI), nominati grazie ai voti del Partito Democratico. Con i voti del Centrodestra sbarcano in Rai Arturo Diaconale (direttore de L’opinione delle libertà) e Giancarlo Mazzuca (direttore de Il Giorno). Grazie al Movimento 5 Stelle e Sinistra Ecologia e Libertà, si concretizza il ritorno di Carlo Freccero (ex direttore di Rai2 e Rai4). Infine, per Area Popolare, il prescelto è Paolo Messa (direttore del Centro Studi Americani).