Il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, è intervenuto nel corso della riunione principalmente dedicata al disegno di legge del ministro Maria Elena Boschi riguardante le riforme istituzionali.

Nel suo discorso, il premier è stato deciso a sottolineare come le riforme del Partito Democratico sono partite dalla Buona Scuola, una riforma che è stata solo l'inizio di un percorso ma che è riuscita a trasformarsi in legge proprio 'grazie alla vostra insistenza e tenacia'.

Matteo Renzi ha confessato di avere avuto lui stesso dei dubbi sulla Buona Scuola, subito dopo le elezioni amministrative, ma tutti insieme, 'uomini e donne del Partito Democratico ci siamo detti 'Si va avanti'.

Riforme, Renzi: 'La Buona Scuola è l'inizio, l'Italia dei gufi è in minoranza'

Il discorso del premier sulle riforme istituzionali è partito proprio da lì, dalla riforma forse più criticata in assoluto, quasi come a voler dimostrare la tenacia del suo partito nell'arrivare agli obiettivi preposti. Renzi ha poi parlato del voto in Grecia, facendo un chiaro riferimento alla situazione 'pericolosa' all'interno della sinistra: 'Chi di scissione ferisce, di elezioni perisce' puntualizza il premier, ironizzando su Varoufakis.

'L'Italia dei gufi è in minoranza' ha ripetuto ancora una volta il Presidente del Consiglio sottolineando come l'Italia, invece, sia ripartita ed ora non la ferma più nessuno, è il compito del Partito Democratico, non è cambiato niente rispetto a diciotto mesi fa (quando cioè Renzi ha assunto l'incarico di premier).

Renzi: 'Non buttiamo già le tasse per vincere alle elezioni'

In merito alle riforme istituzionali, Renzi ha sottolineato come non vi sia un obbligo costituzionale nel fare per forza come dice il partito, ma, nello stesso tempo, ci deve essere il buon senso di motivare con chiarezza il motivo per cui si decide di interrompere un determinato percorso.

Il capo del Governo ha dichiarato che il PD non butta giù le tasse perchè così si vincono le elezioni, non stiamo abolendo la Tasi e l'Imu per una questione elettorale, ma perchè questi due balzelli sono percepiti dagli italiani come 'la tassa' (Renzi addirittura si diverte a imitare la voce di Silvio Berlusconi).