Le primarie americane per delineare il candidato repubblicano e il candidato democratico per la corsa alla Casa Bianca sono in pieno svolgimento.Dopo essersi fermata in Iowa e in New Hampshire, la lunga maratona delle primarie americane farà tappa in Nevada e South Carolina, ed è proprio su quest'ultima che si focalizza l'attenzione degli elettori americani.

I democratici affronteranno prima i caucus in Nevada il 20 febbraio e sette giorni più tardi le primarie aperte in Carolina del Sud. Dopo la vittoria di Bernie Sanders in New Hampshire è Hillary Clinton a tornare favorita in questa nuova tornata elettorale.

L'ex first lady infatti viene data dai sondaggi fra il 56% e il 59%, in netto vantaggio sullo sfidante socialista dato fra il 34% e il 40%.

Fra i repubblicani, Donald Trump, dopo la vittoria schiacciante in New Hampshire, si prepara a fare il bis in South Carolina. Il magnate americano, che nell'ultima tornata ha distanziato tutti di molto, dovrebbe infatti ripetersi il 20 febbraio, giorno stabilito per le primarie in Carolina del Sud per il partito della destra americana, visto che viene dato dai sondaggi fra il 34% e il 38%, in linea con i risultati ottenuti in New Hampshire dove si era attestato al 35,3%. Il suo principale sfidante in questa tornata dovrebbe essere Ted Cruz che finora ha totalizzato solo due terzi posti e ottenuto 60.000 voti in meno del miliardario Trump.

Il senatore Cruz viene dato dai sondaggi fra il 16% e il 20%, in netta ripresa considerando l'11,7% registrato in New Hampshire. Ad insediare il senatore texano vi è il trionfatore dell'Iowa, Marco Rubio, dato fra il 14% e il 18%. Il senatore della Florida Rubio è stato il grande sconfitto del New Hampshire dove si è fermato al 10,6%, dietro anche a Jeb Bush, che viene dato dai sondaggi attorno al 10%, nonostante l'appoggio del senatore locale, Lindsey Graham.

Il governatore dell'Ohio, John Kasich, secondo i sondaggi si aggira invece attorno al 9%, mentre il medico afroamericano Ben Carson dovrebbe attestarsi fra il 5% e il 6%.

Se i sondaggi venissero confermati, Clinton e Trump potrebbero festeggiare un'altra vittoria e rafforzare la propria posizione di candidati favoriti nelle primarie dei rispettivi partiti, le primarie americane termineranno però solo a giugno e vi è ancora il tempo necessario per ribaltare qualsiasi risultato che sembra già scritto.