Secondo quanto ha reso noto il quotidiano La Stampa, il premier e segretario del Pd, Matteo Renzi, nella sua consueta “lettera agli italiani Enews” del 1 febbraio 2016, ha replicato agli attacchi delle opposizioni e agli scontri di queste ultime settimane con la Ue: il premier ha affermato che le cose sono cambiate, che le riforme sono diventate leggi e che dopo anni di recessione l’economia dell’Italia è tornata a crescere.
Matteo Renzi ha affermato anche che possiamo tornare a guidare l’Europa senza prendere ordini e lezioni da qualche palazzo di Bruxelles.
Matteo Renzi ancora contro l’Europa
Come un fiume in piena, l’ex sindaco di Firenze ha affermato che il più grande pericolo per l’Europa sono il populismo e la demagogia. Ha poi aggiunto che con le politiche sull’austerity, senza crescita economica e disoccupazione l’Europa di oggi perde il suo ideale, la forza del suo grande sogno, solidale, e senza frontiere. Il premier ha concluso replicando alle accuse delle opposizioni e ha affermato che nonostante le mozioni di sfiducia sia ancora al governo e sia riuscito, con le sue riforme, a far uscire il paese dalla grave depressione economica.
Ha poi sottolineato che le stesse opposizioni stiano continuando a perdere pezzi e a diminuire di numero, così come la loro macchina del fango.
Ue: “ Finita la flessibilità”
Intanto dalla Ue continuano ad attaccare l’operato del governo italiano: questa volta è stato del presidente del Ppe, ad affondare il premier democratico, il quale ha dichiarato che l’Euro zona ha dato il massimo, ma che non concederanno all’Italia più nessun margine alla flessibilità: “ E’ finita”ha tuonato Manfred Weber. Nel frattempo, Juncker sempre nella giornata di ieri ha inviato una lettera a Renzi per ricordagli di mantenere e rispettare“gli obblighi europei”. Mentre, il leader della Lega Nord, Matteo Salvini dal Parlamento Europeo a Strasburgo ha affondato Renzi, complice delle politiche dell’austerity della Ue.
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