La società BiDiMedia presenta gli ultimi sondaggi relativi al 21 marzo 2016, tante le novità importanti ed interessanti, dall'imprevisto crollo del Movimento 5 Stelle, al calo della Lega Nord e delle altre forze della coalizione di centrodestra, al buon passo in avanti del Partito Democratico del primo ministro Matteo Renzi, nonostante le aspre e forti critiche provenienti dall'interno del suo partito (la parte più a sinistra) e dall'ala degli oppositori, pressoché stabili gli altri partiti componenti lo scenario politico italiano.

Vediamo insieme nello specifico come si presenta la realtà politica del nostro paese secondo BiDiMedia

La perdita di consensi dell'area di centrodestra potrebbe derivare dalla forte divisione venutasi a creare dopo la decisione di Sivio Berlusconi, leader di Forza Italia, di candidare Guido Bertolaso come Sindaco di Roma, nonostante il forte dissenso degli altri partiti di un'ipotetica coalizione, che invece hanno preferito presentare il candidato alla poltrona di sindaco della capitale Giorgia Meloni, segretario del partito Fratelli d'Italia, supportata anche dall'appoggio della Lega di Matteo Salvini, primo oppositore alla candidatura di Bertolaso.

I sondaggi nello specifico vedono la conferma a primo partito italiano il Pd che guadagna ancora un punto percentuale spingendosi fino al 32,0%, nonostante le liti interne tra l'area renziana e quella Dem guidata da Speranza, D'Alema e Bersani, un pezzo importante del partito che però alla luce dei sondaggi pare non creare grossi grattacapi al premier e segretario del partito.

Al secondo posto si conferma ancora il Movimento dei grillini che però perde ben l'1,5% dei consensi fermandosi al 26,0%, risultato questo che deve far riflettere inevitabilmente i leader del movimento.

Al terzo posto la Lega di Salvini crolla perdendo il 2,5%, un tonfo abbastanza corposo e doloroso che avvicina Forza Italia in crescita dell'1,5%  che si attesta al 13,0% delle preferenze, Fratelli d'Italia perde qualcosina e si ferma al 5,0%, a seguire il partito denominato Sel-Sinistra Italiana che si porta al 4,0%; poi via via tutti gli altri tra i quali segnaliamo l'Area Popolare di Alfano e Casini che non va oltre il 3,0% delle preferenze degli elettori.