Il dibattito sul prossimo referendum costituzionale si fa sempre più incandescente, anche in virtù delle parole utilizzate recentemente dal presidente del Consiglio Renzi e da Maria Elena Boschi, in relazione ai partigiani 'veri' che secondo il ministro delle riforme voterebbero Si alla riforma del Senato decisa dal governo. Da quel momento in poi le polemiche sono fioccate con attacchi da diversi ambiti, soprattutto quelli chiamati in causa, al ministro e a tutto il Governo, così oggi a difesa della riforma si è schierato il presidente emerito della Repubblica Napolitano.
"Offensivo dire no per difendere la Costituzione"
Il Presidente, che nominò Renzi a capo dell'attuale esecutivo 2 anni fa, ha utilizzato parole decise nei confronti di coloro che si dichiarano contrari al quesito referendario, che verrà proposto agli elettori il prossimo ottobre, e lo ha fatto pronunciando queste frasi: "Nessuno dica di difendere la Costituzione votando No, mentre coloro che votano si non lo fanno, perchè affermarlo mi offende in maniera profonda".
Le dichiarazioni di Napolitano sono dunque molto nette, inoltre, a margine della presentazione dedicata ad Antonio Gramsci, il senatore a vita ha aggiunto: "Su questo referendum ci vuole sobrietà e po' più di obiettività, si deve discutere della riforma e non di altro, perchè essa è davvero importante, direi necessaria, per l'Italia".
Insomma, Napolitano si è espressonettamente dalla parte del Si e la cosa molto prevedibilmente scatenerà la reazione del fronte del No, che ha compattato tutte le opposizioni al Governo e molti ambienti di sinistra, resta il fatto che si percepisce sempre di più l'importanza di questo avvenimento anche ai fini della vita dell'esecutivo.Dopo aver letto le dichiarazioni molto pungenti di Giorgio Napolitano, pensate l'ex presidente sia palesemente schierato a difesa del Governo Renzi e che dunque sia fazioso o ritenete giusto il suo intervento? Diteci la vostra nell'apposita sezione commenti ed alla prossima con nuovi aggiornamenti riguardo il mondo della Politica.