La Corte Suprema indiana ha concesso il permesso al fuciliere di Marina Massimiliano Latorre di rimanere in Italia fino a quando non si concluderà il procedimento arbitrale a suo carico. Una decisione che segue quella presa nei confronti dell'altro fuciliere di Marina Salvatore Girone il 29 aprile scorso dal tribunale arbitrale dell'Aja, reso poi esecutivo dalla stessa Corte Suprema che oggi ha dato il via libera alla permanenza del #Marò in territorio italiano.

La Farnesina è subito intervenuta sull'argomento, plaudendo alla decisione presa dal tribunale indiano: "Il Fuciliere di Marina Massimiliano Latorre resterà in Italia - si legge nella nota.

La Farnesina accoglie con soddisfazione la decisione odierna della Corte Suprema indiana che ha esteso a Latorre, come richiesto dall’Italia, il diritto a restare in patria fino alla conclusione del procedimento arbitrale. L’India ha così applicato anche a Latorre la decisione resa il 29 aprile scorso dal Tribunale arbitrale istituito a L’Aja, che si era espresso in tale senso con riferimento al Fuciliere di Marina Salvatore Girone".

Adesso bisognerà attendere il procedimento arbitrale che dovrà mettere la parola fine alla vicenda dell'Enrica Lexie: "Si tratta di un passaggio importante che riconosce l’impegno intrapreso dal Governo italiano con il ricorso all’arbitrato internazionale per fare valere le ragioni dei nostri due Fucilieri di Marina.

Con identico impegno l’Italia affronterà i prossimi passaggi del procedimento arbitrale, che entra ora nel merito del caso della Enrica Lexie".

Il caso dei fucilieri di Marina e dell'Enrica Lexie risale al 15 febbraio 2012 quando due pescatori indiani, Valentine (alias Jelastine) e Ajeesh Pink, furono uccisi al largo della costa del Kerala, nell'India Sud Occidentale.

Accusati dell'omicidio i due fucilieri di Marina Massimiliano Latorre (capo di 1° classe) e Salvatore Girone (secondo capo). Quattro giorni dopo i due militari italiani vengono arrestati con l'accusa di omicidio. Adesso, quattro anni dopo, i due marò sono tornati in Italia, in attesa del procedimento che dovrà chiarire l'accaduto e mettere la parola fine al caso dell'Enrica Lexie.