Quel “pasticciaccio brutto" di Roma. Pare che la Capitale non riesca proprio ad uscire dalle sabbie mobili politiche ed amministrative in cui è finita da anni. Per non parlare degli aspetti giudiziari che sembrano non dare nessuna tregua agli esponenti dell’amministrazione capitolina. Il post Marino, denso di aspettative da parte dei romani e non solo, sembra essere iniziato come, se non peggio, di prima.
I romani hanno affidato con il loro voto, neanche tre mesi fa, il compito di compiere l’annunciata rivoluzione amministrativa al movimento 5 stelle ed al sindaco Virginia Raggi. Le aspettative erano comprensibilmente molto alte, ma nessuno si sarebbe aspettato un simile caos in neanche tre mesi di gestione pentastellata. E i poteri forti centrano poco. Probabilmente, sono contenti di registrare le enormi difficoltà in cui è piombata la giunta Raggi, ma centrano poco, forse proprio nulla.
Di fatto, sta facendo tutto il Movimento 5 Stelle ed il sindaco Raggi. In poche settimane abbiamo assistito alle dimissioni del capo di gabinetto, che altrimenti sarebbe stato revocato dopo il parere negativo dell’Anac e sotto indagine della procura, dell’assessore al bilancio e dei vertici Ama ed Atac.
Non bastasse, si è scoperto che l’assessore all’ambiente, Paola Muraro, è indagata da aprile per vicende legate al periodo in cui era consulente proprio per Ama. Ma non è finita qui. Perché, durante l’audizione in commissione parlamentare ecomafie, è emerso chiaramente che sia la Muraro che lo stesso Sindaco Raggi erano a conoscenza dell’indagine a carico dell’assessore sin da luglio. Una circostanza tenuta nascosta da due amministratori comunali fino al 5 settembre, giorno dell’audizione in commissione parlamentare ecomafie.
Non bastasse, nella serata di ieri sembra che il cosiddetto direttorio M5S abbia chiesto di rivedere le nomine del vicecapo di gabinetto Marra, del capo segreteria Romano, dello stesso assessore Muraro e di Raffaele De Dominici, che avrebbe dovuto sostituire il dimissionario Minenna al bilancio.
Insomma, un Sindaco in grave difficoltà che sembra essere sotto tutela. Sono lontani i giorni delle dirette in streaming e dell’uno vale uno. Pare che la Capitale non riesca proprio ad uscire dalle sabbie mobili in cui è finita, che forse sono già riuscite a risucchiare anche il movimento 5 stelle.