Donald Trump è il nuovo Presidente degli Stati Uniti d’America. Trump non ha vinto ma ha stravinto, prevalendo in maniera netta e convincente nella maggior parte degli stati. Una vittoria ancora più significativa se si pensa che tutti i mezzi d’informazione,gran parte dei volti noti della musica e del cinema, tutto l’establishment, il presidente uscente Barack Obama e, perfino, parte del partito repubblicano, si erano schierati contro il magnate newyorkese durante la campagna elettorale.Per non parlare dell'ennesima figuraccia fatta dai sondaggisti.

Più veniva attaccato e più si rafforzava

Ma, evidentemente, la differenza l'ha fatta il popolo che ha voluto con il proprio voto mandare un forte segnale di cambiamento rispetto ad una Politica che fino ad oggi sembra essere stata troppo lontana dai problemi reali della gente. Quei problemi, a partire dal lavoro e dall’immigrazione, che sono stati sempre in cima all’agenda politica di Donald Trump, che più veniva attaccato dai “poteri forti” è più si rafforzava tra le “persone comuni”. Forse, la vittoria di Trump sta tutta in questa considerazione. Non solo, Donald Trump ha ricevuto un’investitura fortissima, se si pensa che il suo partito è maggioranza anche al Congresso ed al Senato. Una vittoria, però, trainata dallo stesso Donald Trump, che oltre a cercare di migliorare la situazione del proprio paese avrà anche la possibilità di ridisegnare l’assetto dello stesso partito repubblicano.

Una debacle per il partito democratico

Una debacle pesantissima per il partito democratico, invece, che oltre a determinare la sonora sconfitta di Hillary Clinton certifica anche il fallimento delle politiche attuate dall’ex Presidente Barack Obama negli ultimi otto anni. Gli americani hanno votato per un forte cambiamento, come hanno fatto gli inglesi a giugno, esprimendosi a favore di brexit, e come faranno, molto probabilmente, anche gli italiani il 4 dicembre votando No al referendum costituzionale e decretando così la fine del governo guidato da Metteo Renzi.

Il mondo sta cambiando fisionomia attraverso il voto popolare che mai come in questo periodo ha avuto un peso così rilevante. I risultati di queste scelte popolari si potranno analizzare solo tra qualche anno, ma di sicuro possiamo affermare che sono scelte democratiche e, di conseguenza, da rispettare comunque la si pensi.