Alla vigilia delle elezioni presidenziali, previste per l’8 novembre, non cessano gli attacchi tra i due candidati, e soprattutto non cessa di far discutere l’ambigua figura del candidato repubblicano Donald Trump.

Trump torna a far parlare di sé a seguito della diffusione, lo scorso 8 ottobre, da parte del Washington Post, di un video risalente al 2005, nel quale Trump affermerebbe il suo potere sulle donne. Dichiarazioni chiaramente sessiste e denigratorie nei confronti del genere femminile, che il candidato faal conduttore televisivo Billy Bush, tra l’altro cugino di primo grado di Jeb, rivale dello stesso Trump nella corsa alle primarie repubblicane, e dell’ex Presidente George W.

Bush. Il candidato repubblicano parla in maniera molto esplicita delle sue conquiste e del suo approccio alle donne, con parole che non lasciano dubbi: "Le afferro per le parti intime...quando sei una star te lo fanno fare. Ti fanno fare di tutto", questa una delle frasi pronunciate nel video incriminato. Trump affida la sua difesa ad un tweet, in cui attacca a sua volta i media e l’establishment, che, “lo vogliono fare fuori”, ma, scrive, che non abbandonerà mai la corsa alla Casa Bianca, dato il sostegno che sta ricevendo.

In realtà sono molti i volti noti repubblicani che hanno preso le distanze dal magnate a seguito di quest’ennesimo “scivolone”, tra gli altri Robert De Niro che lo etichetta come motivo di imbarazzo per il paese; lo stesso Schwarzenegger, sempre in un post su twitter, si dice molto confuso sul voto.

Al contrario, Melania Knauss, che all’epoca del video era diventata moglie di Donald da appena 8 mesi, tenta di difendere il marito: si sente profondamente offesa dalle affermazioni emerse dal video, ma nello stesso tempo invita gli elettori ad accettare le sue scuse, convinta dell’impegno che lo stesso metterà nell’affrontare i problemi dell’America.

Trump, nel frattempo, minaccia querele nei confronti dei giornali che hanno pubblicato le testimonianze di alcune donne che hanno affermato di essere state molestate dal candidato.

Le reazioni della candidata democratica e della first Lady

Non tarda a farsi sentire la dura replica di Hillary Clinton, che esorta le donne, con il loro voto, a fermare Trump.

Ancora più deciso l’intervento della first lady, che, ieri, durante il suo intervento al comizio di Manchester (New Hampshire), a sostegno della candidata democratica attacca aspramente il magnate repubblicano. Michelle Obama afferma che "il modo di Donald Trump di trattare le donne non è normale, è intollerabile", descrivendolo come un pessimo esempio per il mondo; non si è trattato di semplici chiacchiere da spogliatoio, e invita, con le sue parole a riflettere sul fatto che non ci si sta più muovendo sul piano politi, ma su quello etico, di ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Commenta, duramente, che “gli uomini forti, quelli che sono un modello, non hanno bisogno di degradare le donne per mostrare il loro potere".

La first lady insiste sulla negatività di questo esempio, che potrebbe fuorviare i giovani a pensare che questo sia il modo normale di trattare le donne, umiliandole; e relegare le stesse al destino di essere denigrate dagli uomini. Michelle conclude il suo discorso con la consapevolezza che è stato oltrepassato il limite, e che l’America non può tollerare questo tipo di comportamenti.