116 femminicidi dall’inizio dell’anno. Dati tristemente allarmanti che rendono la giornata del 25 novembre 2016 ancora più carica di significato. Una giornata per dire NO alla violenza sulle donne, istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, nel 1999. Una realtà purtroppo sottovalutata, fino al raggiungimento delle estreme conseguenze. Una condanna che negli scorsi giorni è arrivata anche dal piccolo schermo, con “Io ci sono” il film che racconta la storia dell’avvocatessa Lucia Annibali, interpretata da Cristiana Capotondi. La donna è stata vittima di un grave attentato alla sua persona nel 2013, quando l'ex compagno Luca Varani commissionò a due albanesi di sfregiarla con l’acido.
Lui è stato condannato il 10 maggio scorso in via definitiva dalla Cassazione a 20 anni di reclusione. 12 anni per gli esecutori materiali. Lucia Annibali è un grande esempio di coraggio, forza e determinazione; simbolo di una lotta che solo unite, le donne possono vincere.
Le iniziative nelle città italiane
In questo contesto, sono tante le iniziative che nei prossimi giorni avranno luogo in numerose città italiane. A Milano il Comune, la onlus SVS Donna Aiuta Donna, la caritas ambrosiana e Soccorso violenza sessuale e domestica della Fondazione IRCCS Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico, insieme allo Ied di Milano hanno organizzato l’iconica iniziativa “stanne fuori”. Per dire no alla violenza contro le donne, è stato installato presso la Galleria Vittorio Emanuele un grande labirinto, ideato dagli studenti del Master in Graphic Design dello IED Milano, 'perché la violenza è un labirinto da cui è difficile uscire'.
L’iniziativa avrà luogo il 25 e il 26 novembre. Il labirinto simboleggia l’escalation di comportamenti che, da apparentemente banali, divengono sempre più gravi e imperdonabili, e si richiama ad Arianna e Teseo, con un filo rosso per uscire metaforicamente dal tunnel. È possibile partecipare anche tramite i social pubblicando le foto con l’hashtag ufficiale #stannefuori.
A Roma, il 26 novembre è previsto un corteo a cui hanno aderito associazioni e singoli su tutto il territorio nazionale, uniti con lo slogan #nonunadimeno, che partirà alle ore 14 da Piazza della Repubblica. La manifestazione è promossa da Rete IoDecido, D.i.Re – Donne in Rete Contro la violenza e UDI – Unione Donne in Italia.
In occasione della manifestazione nazionale del 26 novembre, presso l’Università la Sapienza di Roma sono previsti anche tavoli di discussione per il piano antiviolenza presso la facoltà di psicologia. L’obiettivo è quello di sensibilizzare e discutere su possibili iniziative che ostacolino la cultura sessista e promuovano l’evoluzione del quadro legislativo italiano affinché divenga più efficiente nella tutela e soprattutto nella prevenzione. Sono previsti incontri anche riguardo al tema delle pari opportunità e alla tutela in ambito lavorativo contro la discriminazione per motivi di sesso.
A Firenze, il Quartiere 4 ha promosso la Rassegna Filo Rosso, per incentivare la cultura del rispetto.
In questo contesto sono state organizzate diverse iniziative, da dibattiti a performance artistiche. Presso Villa Vogel è presente un’installazione che rimarrà fino al 25: un gomitolo di filo rosso.
A Napoli, con lo slogan: #svergognati Un atto d’amore! La violenza contro le donne non è un fenomeno. È un fatto di tutti, è stata organizzata una tavola rotonda prevista per il 26 novembre. L’incontro avrà luogo nella sala conferenze del Pan, il Palazzo delle Arti di Napoli, dalle ore 15 alle 17. La tavola rotonda, che ha come tema portante la decifrazione degli stereotipi di genere presenti anche a livello linguistico, prevede anche la partecipazione attiva del pubblico.