Sempre più spesso, quando si parla dell’Amministrazione comunale di Solarino, rintracciamo difficoltà nel declinare un concetto tanto semplice quanto – pare – di difficile applicazione: “trasparenza”. Nel nostro desiderio di fornire alla cittadinanza le informazioni sulle scelte compiute dal Comune, sbattiamo di fronte a notizie fornite a metà o a procedure poco chiare dal punto di vista dell’equità di trattamento tra tutti i cittadini. Innumerevoli ormai i casi che si sono susseguiti in questi mesi: la missione a Roma di una consigliere comunale senza documentazione comprovante le ragioni di questa scelta da parte del Presidente dell’assise cittadina, la tessera del pane attribuita in convenzione tramite un solo fornaio, l’intitolazione di spazi pubblici senza un regolamento di toponomastica cittadina, le modifiche alla Tari in assenza di bilancio di previsione alla data del 30 aprile, una procedura negoziata per la gestione del chiosco della villa comunale costruita nel disinteresse degli operatori commerciali.

L’ultima notizia in ordine di tempo che non riusciamo a fornire in maniera trasparente riguarda la determina sindacale numero 16 del 31 ottobre.

Abbiamo sentito sull'argomento il consigliere comunale Michele Gianni: "All’albo pretorio on line del Comune di Solarino, l’Amministrazione ha caricato solamente l’oggetto della determina, che riguarderebbe la nomina di un esperto del sindaco in tema di comunicazione istituzionale, a sette mesi dalla scadenza del proprio mandato amministrativo. Dall’unica pagina pubblicata sull’albo pretorio on line si apprende solamente che l’ufficio ragioneria avrebbe dato copertura finanziaria a questa nomina. Ecco le domande a cui chiediamo all’Amministrazione comunale di rispondere a beneficio dei cittadini: perché mancano le restanti pagine relative alla determina sindacale?

A quanto ammonta il compenso per il soggetto scelto dal primo cittadino per occuparsi di comunicazione istituzionale? Con quali criteri è stato scelto dall’Amministrazione comunale di Solarino? Non ritiene l’Amministrazione poco coerente commettere un errore di comunicazione istituzionale nella determina di incarico di un esperto di comunicazione istituzionale?

Ci auguriamo che il Comune possa chiarire quanto prima e, soprattutto, adempiere all’obbligo di legge di trasmettere in pubblicazione in maniera integrale la documentazione riguardante i propri atti amministrativi".