"Il governo proseguirà sulla strada dell'innovazione già battuta dall'esecutivo di Matteo Renzi". Il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, è stato chiaro nel suo discorso di presentazione della nuova squadra. Nuova si fa per dire, visto che a parte Stefania Giannini sono stati confermati tutti gli uomini e le donne di Renzi. "Metterò tutto il mio impegno per la soluzione più rapida a questa crisi, ci adopereremo per aiutare il lavoro tra le forze politiche per l'estensione delle nuove regole elettorali". Il nuovo premier ha poi puntato l'indice sul lavoro, definendolo "la vera priorità in agenda" del suo esecutivo.
"Il referendum ha dimostrato che ci sono sacche di disagio tra il ceto medio, soprattutto nel Mezzogiorno d'Italia". Il governo Gentiloni è senza dubbio tra i più 'veloci' della storia repubblicana d'Italia, contando i giorni che sono passati dalle consultazioni fino alla vigilia del voto di fiducia. L'obiettivo del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, era quello di avere un esecutivo nel pieno dei suoi poteri per l'importante appuntamento del 15 dicembre, giorno in cui si tiene il Consiglio Europeo. Ma sul tavolo del governo, oltre alla legge elettorale per quale è prevista il 24 gennaio la sentenza della Consulta, ci sono anche le iniziative per le zone colpite dal terremoto e le decisioni sul decreto per la Monte Paschi Siena e le banche.
Il 'NO' di ALA, le critiche di D'Alema
Tra i partiti che, naturalmente, confermano la propria fiducia c'è il Nuovo Centrodestra che ha mantenuto il numero dei ministri in quota. Nessun dicastero è andato ad ALA, era la speranza dei verdiniani il cui disappunto sarà manifestato in parlamento con il 'NO' alla fiducia. Ma in base ai numeri già virtualmente in possesso, il governo Gentiloni non dovrebbe avere problemi a riguardo.
Per il presidente del PD, Matteo Orfini, è comunque "inconcepibile che questo governo arrivi fino alla fine della legislatura". Pier Luigi Bersani ha invece confermato la fiducia "per senso di responsabilità, ma il nuovo governo dovrà convincerci sui provvedimenti". Molto critico Massimo D'Alema. "Se la risposta alla sconfitta nel referendum è lo spostamento di Alfano agli esteri per far posto a Minniti, allora abbiamo già perso 4 o 5 punti percentuale.
Alle prossime elezioni ci travolgeranno". Ignazio La Russa di Fratelli d'Italia ha invece sottolineato "l'onestà di Gentiloni, nel dire che resterà in carica fino a quando avrà la fiducia, anche fino al termine della legislatura. Ma noi chiederemo tempi certi per andare al voto". Sarà una "opposizione senza sconti" quella di Forza Italia che non fa parte però del coro "elezioni subito". Per il capogruppo alla Camera, Renato Brunetta, "la legge elettorale va fatta in parlamento" e ciò impone tempi ulteriori di lavoro politico dopo la sentenza della Corte Costituzionale. L'esponente berlusconiano ha invitato fin d'ora tutto il centrodestra a trovare "una posizione comune". Gli oltranzisti hanno disertato i colloqui.
Matteo Salvini promuoverà gazebo in tutta Italia a partire dal prossimo fine settimane per raccogliere le firme allo scopo di indire immediate elezioni. Manca la legge elettorale ma la Lega Nord avrebbe una proposta da presentare alle Camere. L'idea del Movimento 5 Stelle è quella di attendere la consulta sull'Italicum e poi andare al voto, motivo per cui i grillini hanno annunciato dal blog di Beppe Grillo una manifestazione di piazza entro il 24 gennaio.