Quella del 4-5 dicembre è stata una notte molto lunga, contraddistinta da festeggiamenti e malumori. C’è chi ha esultato per il risultato del referendum e chi, invece, è rimasto deluso. Tra questi, sicuramente, c'è il maggior fautore della riforma, il "quasi ex" Presidente del Consiglio Matteo Renzi, il quale, dopo averci messo la faccia nella disperata speranza di una legittimazione popolare che confermasse l’incarico che ha ricoperto in questi tempi, ha deciso di rassegnare le proprie dimissioni.

Renzi si dimette

La vittoria del "No" è stata a dir poco schiacciante: 59.5% contro 40.5%.

Questo esito, seppur dannoso per il PD e per Matteo Renzi ha, comunque, determinato un forte riavvicinamento dell’Italia alla vita politica del paese (si ricorda che l’affluenza di votanti in questa occasione è stata elevatissima) ed anche alla nostra carta costituzionale, "il manuale delle regole del gioco" come l’ha definita il premier durante il suo discorso.

"Volevo cancellare le troppe poltrone della politica italiana, quelle del Senato, del Cnel. Non ci sono riuscito, quindi la poltrona che salta è la mia". Questa la posizione di Matteo Renzi nella conferenza stampa post-referendum.

Ecco il video completo

Chi si aspettava che con la vittoria del "No" l’Italia sarebbe rimasta ferma si sbagliava: l’Italia cambia, eccome.

Adesso, infatti, tocca ai sostenitori del fronte del "No" avanzare le loro proposte.

Cosa deciderà Mattarella?

In seguito alla vittoria del "No" e alle conseguenti dimissioni del Presidente del Consiglio Matteo Renzi, cosa accadrà in Italia?

Oggi pomeriggio, lunedì 5 dicembre, il premier presenterà ufficialmente le sue dimissioni presso il Quirinale, dinanzi al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il quale sarà chiamato a prendere una decisione importante sul da farsi.

Vediamo quali sono i possibili scenari:

  • Mattarella potrebbe rifiutare le dimissioni di Renzi e rimandarlo alle Camere per valutare se ha ancora o meno una maggioranza. Ipotesi poco probabile.
  • Il Presidente potrebbe accettare le dimissioni di Renzi e avviare le consultazioni con le forze politiche, al termine delle quali potrà nominare un governo tecnico che, molto verosimilmente, potrebbe essere affidato al ministro dell’economia Padoan, oppure potrebbe formare un "governo di scopo", con l’obiettivo di approvare una nuova legge elettorale per poi andare alle elezioni politiche.
  • L’ultima ipotesi è, invece, quella che prevede l’immediato scioglimento delle Camere e le conseguenti elezioni politiche, le quali si svolgerebbero in base all’attuale sistema elettorale.

Per conoscere la decisione del Presidente Mattarella dovremo aspettare questo pomeriggio. Ad ogni modo, qualunque sarà la sua decisione, una cosa è certa: le cose stanno per cambiare.