La corsa verso l'Eliseo attende di rivelare il volto del candidato socialista, alla luce della non ricandidatura di Francois Hollande. Il ballottaggio, in programma il prossimo 29 gennaio, chiamerà l'elettorato di centrosinistra a scegliere tra l'ex primo ministro, Manuel Valls, ed il 'radicale' Benoit Hamon. Quest'ultimo, al momento, gode di quattro punti percentuale in più. In attesa di scoprire chi sarà l'avversario che rappresenterà l'amministrazione uscente, il candidato repubblicano Francois Fillon parla di politica estera. L'esponente del centrodestra ha concesso un'intevista a 'Le Monde' in cui ha confermato la sua stima nei confronti di Vladimir Putin.

A giudizio di Fillon, "la Russia è un grande Paese e per la Francia e tutta l'Unione Europea è fondamentale intrattenere buoni rapporti con Mosca".

'Mosca importante contro il terrorismo'

Tra i meriti che Fillon riconosce al leader del Cremlino c'è quello di aver dato un contributo importante nella lotta al terrorismo con l'intervento diretto in Siria, "senza il quale - ha sottolineato - oggi Damasco sarebbe nelle mani dell'Isis". Relativamente alla controversa questione ucraina, il candidato presidente francese ha evidenziato che "tanto l'Ucraina quanto la Russia sono tenute a rispettare gli accordi di Minsk". La campagna elettorale per le presidenziali di Francia, il cui primo turno è in programma il prossimo 23 aprile, è già ben lanciata e lo spettro principale, tanto per Fillon quanto per i socialisti, si chiama naturalmente Marine Le Pen.

Gli ultimi sondaggi danno addirittura in testa la candidata del Front National, con una forbice di consensi tra il 25 ed il 26 per cento contro il 23-25 di Fillon. Fino a poche settimane fa, Fillon veniva dato in testa con almeno tre punti percentuale sull'esponente dell'estrema destra per la quale, se le indicazioni venissero confermate in termini di voti, sarebbe comunque un successo clamoroso indipendentemente dal risultato finale.