Dopo la marcia di Natale anche quella di Pasqua per sollecitare ancora una volta il Parlamento a legiferare su amnistia e indulto per far fronte al sovraffollamento carceri che rimane drammatico nonostante miglioramenti "a intermittenza" che si sono registrati in questi anni per effetto della nuova legge sulle pene alternative e la messa in prova ai servizi sociali, dei vari decreti svuotacarceri, della riforma della custodia cautelare e della depenalizzazione dei reati lievi. Rimangono però bloccati in commissione Giustizia al Senato i quattro disegni di legge per la concessione dei provvedimenti di clemenza e non è stata ancora calendarizzato il ddl costituzionale a prima firma del senatore Luigi Manconi che prevede uno snellimento dell'iter parlamentare per l'approvazione di indulto e amnistia.

Amnistia e indulto 2017, i radicali tornano in piazza per Pasqua

Nel frattempo, a promuovere la 'Marcia di Pasqua per l'amnistia, l'indulto, la giustizia e la libertà' il 16 aprile prossimo a Roma è il Partito Radicale in collaborazione dall'associazione 'Nessuno tocchi Caino'. L'appuntamento è davanti il carcere di Regina Coeli, il corteo dei manifestanti si muoverà poi verso piazza San Pietro in Vaticano, così come nei mesi scorsi durante il Giubileo dei detenuti quando Papa Francesco rinnovò il suo solenne appello per la concessione di indulto e amnistia. "Una nuova straordinaria mobilitazione - hanno dichiarato i promotori dell'iniziativa in un comunicato stampa - per ribadire la necessità di un'amnistia, affinché le nostre istituzioni - hanno proseguito rievocando le parole del leader storico Marco Pannella - fuoriescano dalla condizione criminale in cui si trovano - hanno aggiunto - rispetto alla nostra Costituzione, alla giurisdizione europea, ai diritti umani universalmente riconosciuti e - hanno sottolineato i radicali - alla coscienza civile del Paese".

Sono quasi 20mila i detenuti che devono scontare meno di 3 anni

I radicali con la manifestazione intendono accendere i riflettori sulla situazione carceraria in Italia che rimane drammatica, sulla lentezza della giustizia civile e penale. Ecco alcuni dati diffusi dal Partito Radicale e dall'associazione 'Nessuno tocchi Caino': "Al 30 giugno del 2016 i processi pendenti - hanno spiegato - erano 3.800.000 nella giustizia civile e 3.230.000 in quella penale, per un totale di 7.030.000 processi che affollano le scrivanie dei magistrati, ai quali vanno aggiunti circa un milione di procedimenti nei confronti di ignoti".

Un altro dato appare significativo e che aiuta a comprendere anche l perché delle carceri sovraffollate: "Sono circa 20mila - secondo i dati forniti dai radicali - i detenuti che devono scontare in carcere meno di 3 anni". Dal Governo Gentiloni nessuna inversione di tendenza su indulto e amnistia rispetto alla contrarietà già espressa dal Governo Renzi: le misure di clemenza sono considerate generalmente impopolari tanto più in un periodo in cui è sempre più forte, d'altro canto, la richiesta di più certezza delle pena.