Nel nostro ultimo approfondimento ci siamo occupati di indagare quali sono le intenzioni di voto degli italiani per la Camera dei Deputati. Oggi torniamo invece a trattare un argomento maggiormente specifico grazie ad un sondaggio condotto da "Termometro politico" dal titolo "Post verità, fact checking e bufale online". Prima di proseguire, come da tradizione, vi segnaliamo alcune informazioni generali sul metodo di ricerca utilizzato. Il sondaggio ha previsto 1200 interviste realizzate su un campione rappresentativo della popolazione italiana per sesso, età, area geografica e condizione professionale.

Per quanto concerne invece il margine di errore nelle risposte, questo è stimato al +/- 3%. Passiamo quindi ad esplorare i risultati della ricerca.

La fiducia nelle notizie su internet e sui media tradizionali

Partiamo dal primo quesito, con il quale è stato chiesto ai partecipanti: "si fida più delle notizie che trova in Internet o a quelle dei media tradizionali (giornali, TV)"? Il 6,8% ha risposto che i media tradizionali sono l'unica fonte certa di notizie, il 35,8% si fida più dei media tradizionali perché hanno maggiore credibilità, il 26,4% si fida un po' di più di quello che trovo in rete rispetto ai media tradizionali, il 23,5% si fida molto di più di quello che trovo in rete, il 7.5% non sa o preferisce non rispondere.

Il peso delle bufale sull'opinione degli italiani

Il secondo quesito domandava "quanto pensa che gli italiani vengano influenzati dalle cosiddette "bufale" o dalla "post-verità"? Il 21,8% risponde con "molto, hanno stravolto il risultato elettorale in molti casi". Il 43,9% con "abbastanza, hanno aiutato in alcuni casi a vincere chi avrebbe perso".

Il 15,6% con "poco, forse possono aver avuto un peso in qualche raro caso". Infine, il 15,9% afferma: "per nulla, la gente non decide sulla base di queste cose". Il 2,8 non sa o preferisce non rispondere.

L'influenza delle bufale sulle intenzioni di voto

Per quanto concerne infine il peso delle bufale o false notizie sulle intenzioni di voto, il 2,2% risponde con: "molto, mi sono pentito dopo aver capito che avevo votato sulla base di notizie false".

L'1,5% con "abbastanza, probabilmente non avrei votato così se non fosse stato per le notizie false lette". Il 25% con "poco, in pratica avevo già deciso cosa votare comunque". Il 68,3% con "per nulla, trovo offensivo che qualcuno pensi io voti in base a sciocchezze lette in rete". Infine, il 3,0% non sa o preferisce non rispondere.

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