Le elezioni per la scelta del Presidente della Repubblica francese si prospettano ricche di sorprese. Domenica 23 aprile i francesi saranno chiamati alle urne e i due candidati che risulteranno fra i più votati si sfideranno al ballottaggio. Fino a qui niente di nuovo sotto il cielo. Se non fosse che dopo la Brexit e la vittoria di Trump un attore, fino a pochi anni fa impensabile di una forte affermazione elettorale, potrebbe monopolizzare la sfida: stiamo parlando del populismo.

Possibile ballottaggio rosso-nero in Francia?

Di populismo non ce n'é solo uno, anche se il termine viene utilizzato spesso e volentieri per descrivere le formazioni delle destre reazionarie, sovraniste e xenofobe, e le consultazioni francesi potrebbero sdoganare un populismo democratico.

E' Jean Luc Melénchon il candidato designato a dare un'alternativa a chi non sopporta più i protagonisti degli ultimi 30 anni di vita politica e continua a non voler sostenere vecchi e nuovi razzisti e fascisti. Infatti, per quanto siano cambiate le facce, Fillon, Macron e Hamon sono, chi più chi meno, i volti delle politiche che hanno portato la Francia e gli altri paesi europei ad una crisi che appare senza via d'uscita. Allora perché non proporre una ricetta in netto contrasto con il passato? Da questa semplice domanda abbiamo già una fonte di legittimità per la volontà della Gauche, guidata da Melenchon, di arrivare al ballottaggio.

Forte della scarsa popolarità del Partito Socialista e dei Repubblicani, partiti che si son contesi quasi esclusivamente le ultime presidenziali (il papà di Marine, Jean Marie arrivò al ballottaggio con Chirac per poi essere sonoramente sconfitto) negli ultimi giorni Melenchon sta tentando il sorpasso su Macron, già ministro di Hollande smarcatosi dal Partito Socialista in tempo utile per proporsi come nuovo "salvatore della patria".

Il Mattero Renzi d'oltralpe con il suo In Marcia sembra essere il candidato contro il populismo del Front National, scenario che vedrebbe una campagna per il ballottaggio in stile tutti contro uno. Se ciò dovesse accadere (e le ultime elezioni amministrative francesi ne hanno già dato un assaggio) l'imposizione di Macron sarebbe molto probabile, a danno di una possibile discontinuità radicale con le politiche tradizionali.Spettacolo già visto, se non fosse che gli ultimi sondaggi raccontano di un Melénchon in rimonta e ora al terzo posto.

Sarebbe il caso a questo punto di considerare i populismi alla stregua dei riformismi (di centro destra e di centro sinistra), ovvero pronti e legittimati a governare le nazioni, se non altro per il loro appeal elettorale.