Nella Germania sotto shock dopo l'attentato che ha colpito la squadra del Borussia Dortmund, un altro evento increscioso torna a far discutere. Il 23 marzo la quarta commissione di inchiesta del Landtag di Dusseldorf, il Parlamento della Renania, ha reso pubblica una relazione che ricostruisce le responsabilità dei disordini avvenuti a Colonia la notte di San Silvestro del 2015.

Nella città tedesca, durante i festeggiamenti per il capodanno, si consumarono furti, violenze e abusi sessuali di diverso genere. Nei giorni successivi furono più di mille le denunce per reati consumati in diverse zone della città.

La notizia fece il giro del mondo e su giornali e siti si rincorrevano notizie talmente esagerate da sembrare poco credibili. Le violenze che avevano visto tra le vittime molte donne secondo le indagini e le dichiarazioni delle vittime erano state perpetrate soprattutto da uomini di origine straniera. Un dato che rendeva ancor più grave la situazione essendo Colonia una città con un terzo della sua popolazione di origine straniera.

Ad essere messa sotto accusa fu la politica tedesca sull'immigrazione con diverse prese di posizione dei vari schieramenti politici. Una delle prime reazioni fu il pensionamento anticipato del capo della polizia, dovuto alle prime ricostruzioni che descrivevano come fallimentare la gestione della sicurezza da parte delle forze dell'ordine.

A distanza di più di un anno, nelle 1352 pagine che racchiudono la verità ufficiale sulle responsabilità di quella notte, si punta il dito proprio contro l'operato della polizia. Ad aver reso la situazione incontrollabile, da quanto scrivono i deputati autori della relazione, sarebbero state infatti delle lacune nell'organizzazione della pubblica sicurezza.

Si rivelano particolari imbarazzanti che vanno dalla scelta idi utilizzare i telefoni cellulari per le comunicazioni fra agenti al posto delle radioline digitali, idea infelice vista l'assenza di campo dovuta al gran numero di persone presenti in quelle ore, alla mancata reazione di fronte ai reati di cui le forze di polizia ricevevano notizia.

Ma oltre al mancato coordinamento operativo nel contrasto ai reati, già di per sé grave, si sottolinea la quasi totale assenza di disposizioni preventive atte ad anticipare ed evitare situazioni di pericolo, assenza che insieme alla gestione della folla, addirittura "spinta" nei momenti più concitati verso i binari della stazione, ha reso impossibile la salvaguardia dell'incolumità delle cittadine e dei cittadini.

Ad aggravare ancor di più la posizione della polizia vi è il dato sul numero degli agenti presenti quella notte, un numero appena sufficiente per la gestione ordinaria della città. La ricerca della "pura verità" promessa dalla Cancelliera tedesca merkel già nel gennaio del 2016 continua a far emergere dati che non fanno fare bella figura alle forze dell'ordine tedesche, oggi più che mai, visti gli ultimi gravi fatti, chiamate a dare prova di efficienza.