Una poltrona per undici, davvero in tanti. Sono i candidati per l'Eliseo, tra i quali sarà scelto il 25esimo presidente della Repubblica Francese che prenderà il posto di Francois Hollande, in carica dal 15 maggio 2012. Come previsto ormai da mesi dai tanti sondaggi effettuati, la carica degli 11 rischia di essere una corsa a due, Macron-Le Pen. Sembrano nettamente favoriti per andare al ballottaggio. Emmanuel Macron ha 39 anni ed è candidato con il movimento 'En Marche!', da lui fondato l'anno scorso dopo la sua fuoruscita dal Partito Socialista.

Il suo incarico politico più importante è stato quello di ministro all'economia del governo Valls, dal 2014 fino all'anno scorso. Marine Le Pen ha 48 anni ed è la candidata del Front National, partito fondato nel 1972 dal padre, Jean-Marie Le Pen, figura storica dell'estrema destra transalpina. Eurodeputata dal 2004, è stata candidata all'Eliseo nel 2012 ottenendo un lusinghiero 17,9 % al primo turno, terza dopo Hollande e Sarkozy. Vincitore delle primarie repubblicane e candidato del centrodestra è, invece, Francois Fillon. Ideologicamente legato alla tradizione gollista, ha 63 anni ed ha rivestito per cinque anni, dal 2007 al 2012, l'incarico di primo ministro durante la presidenza di Nicolas Sarkozy.

Il candidato socialista, vincitore a sorpresa delle primarie ai danni dell'ex primo ministro Manuel Valls, è invece Benoit Hamon. Ex eurodeputato, eletto nel 2004, ha 49 anni ed è stato ministro dell'economia sociale e solidale con il primo governo di Jean-Marc Ayrault nel 2014 e, successsivamente, ministro dell'educazione con il secondo governo Ayrault e con il governo Valls.

Rappresentante della gauche, la sinistra radicale francese, è il 65enne Jean-Luc Melenchon. Eurodeputato in carica, fondatore nel 2008 del Partito di Sinistra e già candidato alle presidenziali nel 2012 (ottenne l'11 % al primo turno), si presenta in questa sua nuova corsa verso l'Eliseo sostenuto dal movimento 'La France insoumise' (la Francia non sottomessa) da lui costituito a febbraio dell'anno scorso.

I candidati 'minori'

Hanno poche possibilità di incidere nella corsa elettorale e difficilmente raggiungeranno la soglia del 5 %. Sono i candidati cosiddetti 'minori', i cui piccoli serbatoi di voti possono comunque fare la differenza nel caso in cui ci sia realmente un testa a testa in un eventuale (praticamente certo) ballottaggio. L'elenco inizia da Nicolas Dupont-Aignan, candidato di 'Deubout la France' (Alzati Francia), partito di centrodestra di ispirazione gollista. Ha 56 anni e nel 2012 è stato candidato all'Eliseo ottenendo l'1,7 %. Seconda esperienza alle elezioni presidenziali anche per Nathalie Arthaud, 47enne esponente di 'Lotta Operaia' che raccoglie la sinistra più estrema. Cinque anni fa ottenne lo 0,5 % dei voti.

Tra i candidati che ci riprovano dopo le presidenziali 2012 ci sono anche Philippe Poutou e Jacques Cheminade, esponenti rispettivamente del Nuovo Partito Anticapitalista e di 'Solidarietà e progresso'. Il primo ha 50 anni e cinque anni fa ottenne l'1,1 % delle preferenze, mentre Cheminade con i suoi 75 anni è il candidato più anziano e questo è il suo terzo tentativo: aveva corso per l'Eliseo anche nel 1995. Infine il deputato nazionale Jean Lassale, 61 anni, candidato con il movimento 'Resistons!' (Resistiamo) e Francois Asselinau, 59 anni, che nel 2012 aveva annunciato la sua candidatura poi ritirata a causa del mancato raggiungimento delle sottoscrizioni necesssarie. Quest'ultimo è sostenuto dall'Unione Popolare Repubblicana.