La Francia si appresta a scegliere il suo 25esimo capo dello Stato, carica che esiste dai tempi della Seconda Repubblica (1848-1852). In occasione della Prima, sorta dalla Rivoluzione Francese nel 1792 e terminata nel 1804 con la proclamazione dell'Impero napoleonico, non esisteva una carica specifica in tal senso ed i poteri erano detenuti da un direttorio e, successivamente, da un consolato. Il primo presidente della Storia francese fu Luigi Napoleone Bonaparte, diventato poi imperatore nel 1852 con il titolo di Napoleone III. L'attuale Repubblica è la Quinta, ha avuto inizio nel 1959 ed ha adottato il suffragio universale con eventuale ballottaggio, mentre nella Terza e nella Quarta Repubblica il presidente veniva eletto dal parlamento.

Il ballottaggio è praticamente una regola

Nessun candidato all'Eliseo ha mai vinto al primo turno, con l'eccezione del 1958. L'elezione in questione, però, si svolse con un suffragio universale indiretto sul modello statunitense, con la scelta dei Grandi Elettori che votarono a larga maggioranza Charles de Gaulle, esponente dell'Unione per la Nuova Repubblica, che ottenne il 78,5 % contro il 13 % del candidato comunista Georges Marrane. Con il referendum del 1962 le modalità per l'elezione del presidente vennero modificate, si passò al suffragio universale diretto che nel 1965 vide la riconferma di De Gaulle dopo la vittoria al ballottaggio sul socialista Francois Mitterrand (55,2 % contro 44,8).

De Gaulle si dimette nel 1969, il nuovo presidente sarà il suo compagno di partito Georges Pompidou che avrà la meglio su Alain Poher (Centro Democratico). Il 19esimo presidente francese morirà ancora in carica il 2 aprile del 1974, i cittadini tornano dunque alle urne e lo stesso anno eleggono Valery Giscard d'Estaing sotto le insegne dei Repubblicani Indipendenti, vincente per poco più di un punto percentuale su Francois Mitterrand.

Per quest'ultimo, la terza sarà la volta buona: l'esponente socialista sarà eletto presidente nel 1981 prendendosi la sua rivincita politica su Giscard d'Estaing; Mitterrand sarà confermato per il secondo mandato di fila alle presidenziali del 1988 battendo nettamente il candidato repubblicano Jacques Chirac. L'era Mitterrand si chiude nel 1995, il suo eventuale successore designato dai socialisti è Lionel Jospin che perderà però al ballottaggio con Chirac.

Si apre dunque la lunga parentesi repubblicana, il presidente in carica confermerà il suo ruolo anche nel 2002 quando la nuova normativa abolirà il settennato portando a cinque anni la durata di un mandato del presidente della Repubblica. Nella circostanza Chirac avrà la meglio sul candidato del Front National, Jean-Marie Le Pen. Si arriva dunque al 2007, all'elezione di Nicolas Sarkozy al ballottaggio contro la socialista Segolene Royal che avrà comunque il merito di essere la prima donna a giungere così lontano in un'elezione presidenziale francese. Quello che non è riuscito alla Royal, viene centrato dall'ex marito Francois Hollande che nel 2012 supera al ballottaggo il presidente uscente Sarkozy, chiudendo dunque la parentesi repubblicana all'Eliseo e riportando dopo 17 anni un socialista alla massima carica dello Stato.